Pubblicità

Attacchi di panico (11282)

0
condivisioni

on . Postato in Ansia, Stress, Panico | Letto 738 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Daniela,41 anni

Buon giorno, mi chiamo daniela e ho 41 anni. Dall'età di 18 anni soffro di attacchi di panico, prima mai diagnosticati e poi curati con psicofarmaci e diversi trattamenti psicoterapeutici ma con scarsi risultati per più di 10 anni.
Tre anni fa, dopo la separazione da mio marito, ho iniziato a stare meglio. Sembrava che gli attacchi fossero spariti. Per un anno ho vissuto una gioia immensa senza questo incubo, mi sentivo un'altra persona, e forse lo ero realmente. Ora piano piano ogni tanto in forma lieve ricompaiono questi attacchi. Ma la mia paura più grande è quella di andare in vacanza. Prima per motivi finanziari non ho potuto permettermelo, ora perchè ho una paura folle di affrontarla. Ora vorrei andare in montagna a sciare, cosa che mi piace fare, ma ogni volta che tento di pensarci, mi sento soffocare, mi viene nausea, insomma ho paura!!! Cosa devo fare? Voglio affrontare questo mio disagio, ma non ci riesco. Ho provato a muovermi qualche volta: risultato un bell'attacco di panico al massimo. E non se ne parla nemmeno di riprovarci in queste condizioni. Premetto che sono tutt'ora in cura da uno psichiatra il quale mi ha consigliato di prendere dei calmanti per un paio di giorni prima della partenza e per la durata della vacanza. Ma ho una paura folle lo stesso. E non funziona molto! Vi prego di darmi un consiglio su cosa fare. Viaggiare è per me una delle più belle cose della vita e mi manca tanto!
Ringrazio vivamente e porgo cordiali saluti.

Cara Daniela, spesso questo tipo di disagio colpisce persone emotivamente molto sensibili.
Capita di trovarci di fronte a eventi stressanti o post traumatici per attivare tutta una serie di circoli viziosi. Dalla descrizione che mi hai fatto siamo di fronte ad un tipico DAP. (Attacco di panico). Generalmente si tende a controllare le situazione che ci circondano, rimuginaresul futuro o sul passato. Paura di poter perdere il controllo, spesso orientati alla realtà esterna per paura. Si viene a generare spesso un circolo vizioso condizionato che ti porterà successivamente a sviluppare quella che è definita paura della paura.
Si tende spesso ad evitare la situazione temuta, o ad affrontarla coraggiosamente ma con la stessa metodolofia di paurae controllo. Tutto ciò porta ad un fallimento. La respirazione diventa estremamente veloce così da apportare maggior ossigeno conle conseguenza di vertigini etc. La paura di poter stare male, compresi i tuoi pensieri catastrofici enfatizza tutto il resto. Pensare di non riuscirci, comporta una mancanza di motivazione nei propri mezzi. Impara ad ascoltare le tue risposte fisiologiche, non passare il resto del tuo tempo a rimuginare sui problemi. Se vuoi uscire dai tuoi problemi dovrai affrontarli gradualmente in modo spontaneo, attraverso prospettive differenti non con la tua classica metodologia. Nelle parole di William Shakespeare"I nostri dubbi sono traditori e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perché abbiamo paura di tentare". Un saluto

 

( risponde il dott. Fabio Gherardelli )

Pubblicita'
Vuoi conoscere i libri che parlano di paure / fobbie per saperne di più?
Cercali su Psiconline® Professional Store

 

 

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Le festività ti aiutano a stare meglio?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Malaxofobia

È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata dei giochi amorosi. E’ conosciuta anche come sarmasofobia, usata dai greci. ...

Narcoanalisi (o narcoterapia)

Detta anche narcoterapia, è una tecnica diagnostica e terapeutica, utilizzata in psichiatria, che consiste nella somministrazione lenta e continua, per via endo...

Imago

Termine, introdotto da Jung, che designa il prototipo inconscio elaborato a partire dalle prime relazioni intersoggettive, reali o fantasmatiche, con cui il sog...

News Letters

0
condivisioni