Attacchi di panico (2328)
Patrizia, 47 anni
Gentile professore, mi rivolgo a
Lei per avere un aiuto su come superare degli attacchi di panico. Anni fa ho
gia' avuto questo problema e con l'aiuto di una psicologa e di sedute di training
autogeno sono riuscita a superare la cosa e se ogni tanto mi si ripresentava
il problema (non essendo attacchi molto forti) sono sempre riuscita a reagire
alla cosa.
Lo scorso giugno ho avuto un attacco, non fortissimo, ed ho voluto accompagnare
da sola mia figlia in un paese distante pochi km dal mio ,quando mi sono trovata
sola in auto per fare ritorno ho avuto un attacco di panico violentissimo, tanto
che per tutto il tragitto ho tenuto accese le quattro frecce perche' credevo
di morire. Da quel momento non sono piu' riuscita ad usare l'auto e ho sempre
piu' ridotto le uscite da casa tanto che ora esco una due volte la settimana
solo con mia figlia e che anche queste uscite sono per me molto pesanti e nel
circondario di casa evitando negozi o posti con gente.
Le volte precedenti che ho avuto questi problemi sono stata costretta ad una
mia reazione pur stando malissimo perche' avevo e tre bambini tutti piccoli,
ora invece loro sono cresciuti ed io mi sono appoggiata a loro (specialmente
alla mia prima figlia 20 anni) e la mia forza di volonta' si e' fatta sempre
piu' debole. Desidererei che Lei ,mi desse un consiglio, una parola per farmi
trovare l'input per tornare a vivere una vita famigliare normale senza dover
negare sempre ai miei figli o a mio marito l'uscire con loro a fare spese o
fare una passeggiata. La prego se puo' mi dica (senza dover ricorrere di nuovo
ad uno psicologo) come posso vincere questa situazione. Ringraziando per il
tempo dedicatomi. Cordiali saluti.
Cara Patrizia, come mai non vuoi
far ricorso ad uno psicologo se ti è stato così utile a suo tempo?
Da quel che scrivi è chiaro che hai bisogno di un sostegno psicologico
per "uscire" da questa situazione che sembra non avere sbocchi. In
realtà lo sbocco sta nel porre attenzione su te stessa e sui tuoi bisogni
emotivi, cercando di rafforzare la fiducia in te stessa e quella forza di volontà
che manca per camminare da sola per la strada.
Forse ancora una volta dovresti cercare aiuto pensando ai tuoi figli, perché
credo che la figlia a cui t'appoggi potrebbe risentire di questo peso e non
riuscire a sostenerlo. A volte il coraggio sta nell'ammettere di sentirsi deboli
e di aver bisogno dell'altro. Purtroppo (o fortunatamente!) nella psicologia
non ci sono ricette standard per ognuno. Tu sei un essere particolare, unico
e necessiti di un'attenzione speciale che forse non sai darti da sola. Il mio
consiglio è di rivolgerti ad uno specialista, come atto di rispetto e
d'amore per te stessa.
( risponde la dott.ssa Raffaella Luciani )
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