attacchi di panico (43973)
Fabio, 40anni (1.10.2001)
Gent.le
Dottore, ho iniziato la mia storia di attacchi di panico 25 anni
fa... quando la definizione DAP non esisteva neanche. Le lascio
immaginare quanto abbia dovuto contare sulle mie forze, per capire
cio che nessuno era in grado di spiegarmi. Fortunatamente la mia vita
per quanto abbondantemente "interrotta", è stata una vita
felice in ogni altro senso.
Non mi manca nulla e vivendo in una grande città, ho avuto la
possibilità di lottare e di usufruire di tutto ciò che
la città stessa offre dal punto di vista terapeutico. Bene,
ora posso ritenermi un vero esperto anche se guarito. Vengo al
dunque... dopo una psicoterapia comportamentale di un anno
(utilissima a conoscermi meglio) le mie condizioni non erano delle
migliori, grazie a un nuovo medico neuropsichiatra, inizio
così una terapia a base di qualche gtc di En, e Seroxat 20,
una compressa al giorno. La mia vita è cambiata come nessuna
terapia farmacologica o medica era riuscita a fare.
Nessun effetto collaterale e dopo due settimane circa, la scomparsa
totale dei sintomi. Interrompo anche le benzodiazepine (non ne ho
più bisogno). Dopo qualche mese, il mio nuovo medico, muore
giovanissimo in un grave incidente motociclistico. La mia
riconoscenza non lo abbandonerà mai... Ora sono a un anno e
due mesi di Seroxat e non so cosa debba fare, cioè se
continuare, diminuire o interrompere. Aggiungo che le mie condizioni
sono ottime anche se ansioso lo sono e lo rimarrò eh eh!
Grazie di cuore.
Fabio.
Come
lei sa, avendo purtroppo molta esperienza di questo disturbo, una
terapia farmacologica deve necessariamente essere tenuta sotto
controllo da un medico, in tutte le fasi della somministrazione, per
tanti motivi che puo ' ben immaginare. Il fatto che abbia risposto
subito e come mai era successo ad un farmaco significa che deve
essere accuratamente monitorato il programma terapeutico (durata
della terapia, inizio - dopo un certo periodo di tempo da stabilire -
della fase di scalaggio, sospensione del farmaco) perche' produca
effetti stabili e duraturi nel tempo, che costituiscono il vero
problema di un disturbo psicopatologico. Le consiglierei, pertanto,
di consultare subito un altro psichiatra in modo da controllare gli
effetti della terapia in atto.