Francesca,22anni
(28.2.2002)

Gentile dottore,
innanzi tutto vorrei ringraziarvi per la creazione di un sito come questo
poiche' credo che spesso il sapere di non essere "soli ed unici" con i
propri problemi possa in un certo qual modo alleviare una parte di dolore.
Ho 22 anni e da circa 3 soffro di attacchi da panico. Ho attraversato un
periodo di anoressia che e' poi sfociato in bulimia, oggi ancora presente ma
sempre meno "pesantemente". Il mio rapporo col cibo e' forzato e stressante
ma le abbuffate e vomitate sono ormai sporadiche.
Faccio l'impiegata (mestiere che odio) e studio Psicologia all'univesrita'.
Vivo ogni giorno della mia vita con un "peso sul cuore", avverto un costante
senso si "attesa" di disagio che mi attanaglia. E' come se la mia anima
fosse bloccata, come se mi avessero "tagliato le ali". Non so quant'e' che
non mi sento serena o che comunque sia cerco di vivere alla giornata, senza
programmare nulla. 3 anni fa ho iniziato a soffrire di attacchi di panico,
sono andata da uno psichiatra che mi ha prescritto Xanax e Prozac (ero
anche, forse lo sono ancora, depressa). Lentamente grazie alle medicine le
cose sono migliorata, gli attacchi sono passati ed ho iniziato psicoterapia
con uno Psicologo che lentamente mi ha fatto abbandonare i medicinali.Sono
stata bene x qualche mese, dopo di che lentamente questi maledetti attacchi,
quest'ansia malefica sono ritornati rovinarmi la vita. Sto continuando la
psicoterapia (1 volta al mese) ma sinceramente mi sento sempre peggio e mi
chiedo quanto questa terapia sia utile. Oltretutto credo di somatizzare
parecchio. Ho sempre capogiri, fauci secche, mal di testa e un senso
costante di peso sul cuore. Ho sempre la sensazione di svenire ed ogni volta
che vado a dormire, senza ch'io pensi a nulla, sistematicamente inizia la
tacchicardia, il mio cuore batte a mille a mi sembra di morire. Mi e' anche
capitato alcune volte che il mio corpo iniziasse a tremare durante questi
attacchi. Ho paura. Non riesco piu' a vivere.
Non ce la faccio piu'. Spesso poi mi assale la paura che tutti questi siano
sintomi di qualche malattia.
Aiuto per favore, non ce la faccio davvero piu'.

Da quello che scrive di se', non credo che gli attacchi di panico siano per
lei un problema isolato. Esiste un problema di carico da stress continuo e
prolungato dovuto al rapporto con il suo lavoro ed alle aspirazioni che non
riesce a realizzare. Esiste un problema di oscillazione del tono dell'umore
che non le consente di trovare un adeguato equilibrio emotivo per valutare
realisticamente cio' che le accade. Esiste un problema comportamentale di
tipo alimentare che, sebbene attualmente a livello subclinico, la accompagna
da lungo tempo. Ed esiste un ulteriore problema correlato al panico che e'
la sospensione dei farmaci. Non sono in grado di giudicare il tipo di
psicoterapia che sta facendo, per cui non posso dirle nulla a riguardo. Il
disturbo di panico, soprattutto se complicato da altre situazioni
clinicamente significative, e' recidivante e deve necessariamente essere
tenuto sotto controllo farmacologico finche' non si riescono ad elaborare
strategie mentali di controllo dell'ansia con un adeguato training
psicoterapeutico. Le consiglierei quindi di ricontattare il medico per i
farmaci e di riconsiderare complessivamente l'andamento della psicoterapia
che sta effettuando.