Combattere l'ansia e trovare lavoro (1511900794973)
Io12, 30
Sono un ragazzo di 30 anni, fin dalla gioventù in casa ci sono sempre stati problemi famigliari tra i miei genitori, dall'età delle medie in poi ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e paura del mondo e paura di stare male e mi sono isolato sempre più fino a lasciare ragazza,amici e scuola.
Sono stati anni difficili i miei genitori si sono separati con gravi difficoltà economiche per me e mia mamma, ho fatto molte cure da psicologo con pochi risultati e preso
psicofarmaci, la situazione e un po migliorata ma prima quando lavoravo con mio padre riuscivo a gestire un pò più l'ansia.
Ho buona caacità di socializzare ma non ho amici e non ho voglia di coltivare le amicizie...
Sono molto pessimista dato tutte le cose negative successe. Mi vergogno del mio mio problema di ansia e attacchi di panico . Da quando mio padre è andato in pensione e ho dovuto cercarmi un lavoro causa crisi non riesco a lavorare, inizio i colloqui poi un giorno o due massimo di prova con lavori di responsabilità ( perchè altro non trovo non avendo studiato ) e inizio ad andare in tilt ansia costante tachicardia dolori muscolari insonnia, faccio fatica a finire la giornata; come decido di licenziarmi e stare a casa pochi giorni se non un giorno e tutto passa e torno alla mia ansia stazionaria ma non a livelli estremi grazie all'aiuto costante di mia madre.
Il problema però continua ad assillarmi e sono preoccupato per il mio futuro senza un lavoro e con questi problemi, l ultimo lavoro mi hanno pure rimproverato perchè dovevo dirle che avevo questi disturbi cosi non mi prendevano e mi hanno isolato ancora di più.
Come dovrei comportarmi secondi voi e che lavoro è più adatto a chi soffre di ansia e attacchi di panico? come dovrei muovermi per risolvere il problema in maniera fattibile? Grazie.

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Caro Io12,
ho letto con grande attenzione la sua lettera che risulta densa di contenuti; provo dunque a riassumerne i punti principali.
A seguito di una situazione familiare delicata, in cui si è trovato ad affrontare la separazione dei suoi genitori insieme a gravi difficoltà economiche, ha sviluppato una rilevante sofferenza interiore che si è manifestata, fin dai tempi delle medie, attraverso attacchi di panico per via dei quali si è ritirato dalla vita sociale/relazionale.
Racconta che in passato, quando lavorava con suo padre, riusciva a sostenere meglio l’ansia ma nel momento in cui suo padre è andato in pensione si è trovato ad intraprendere nuovi lavori affrontando grandi difficoltà tanto che ha deciso di rinunciare ad attività lavorative che le procurano stati di stress : “inizio ad andare in tilt ansia costante tachicardia dolori muscolari insonnia, faccio fatica a finire la giornata”.
Molti elementi riconducibili alla separazione dei suoi genitori e alle difficoltà economiche sono alla base delle sue attuali difficoltà di natura emotiva e sarebbe funzionale approfondirle con il sostegno di un professionista, in un percorso che possa aiutarla a gestire in maniera più efficace il suo livello di ansia in modo da iniziare a spostare il focus della questione da:
- chiedersi se ci sia un lavoro più adatto per chi soffre di ansia
a :
- chiedersi quale potrebbe essere il lavoro più rispondente alle sue personali attitudini e competenze che la possa far sentire maggiormente a suo agio e che la possa condurre al perseguimento di un obiettivo professionale.
Nel frattempo, per alleggerire il suo carico di malessere interiore, la inviterei a provare ad interpretare in modo diverso gli eventi negativi e le difficoltà che ha incontrato finora cercando di vederli come esperienze negative che tuttavia possono alimentare la propria crescita interiore, aumentare la capacità di far fronte ai problemi, trovare nuove strategie con l’obiettivo di uscire dalla spirale negativa dell’ansia.
Anche la pratica di un’attività fisica, coltivare degli interessi/ hobbies rappresentano utili strumenti per veicolare le energie emotive e sostenere il recupero di una dimensione sociale/relazionale.
Tenga presente che è possibile avvalersi di un aiuto terapeutico anche tramite i servizi istituzionalizzati della sua regione (ASL/Consultori) per ovviare allo scoglio economico.
Se lo ritiene utile può riscriverci per eventuali ulteriori chiarimenti/approfondimenti.
Cari auguri
Pubblicato in data 05/01/2018
A cura della Dottoressa Arianna Grazzini
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