DAP e demotivazione (61505)
Francesco 39 anni, 25.01.2003
Sarebbe un'epopea. Quando
avevo 17 anni, all'improvviso in un giorno tra i più felici della mia vita,
ho avveretito sensazione di morte imminente, senso di estraneità all'ambiente
circostante, disorientamento spaziotemporale. Initile dire il panico che ho
provato, ma di organico si è poi constatato che non vi era nulla. Allora, DAP.
Da allora le cose sono andate precipitando "grazie" anche ai maledetti psichiatri
dai quali sono stato sottoposto ad uno stillicidio di psicofarmaci potenti:
triciclici a dosi da cavallo, SSRI, antiepilettici (?!!), antiparkinsoniani,
benzodiazepine a sfare.
Risultato: sto molto peggio di prima anche perché mi sono poi rifugiato nell'alcol.
La domanda mi sembra intrinseca in questo tragico racconto. Grazie

Mi sembra quindi che l'alcol debba essere sospeso e che la terapia debba essere ridefinita con attenzione (quindi comunque da un bravo psichiatra), includendovi però senz'altro quella che ritengo la parte migliore e più importante nella cura dei disturbi da attacchi di panico: la psicoterapia.
Non ritengo che i DAP siano poi così difficili da trattare, ma certamente lei dovrà anche iniziare ad evitare del tutto l'alcol in ogni sua forma.