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Disturbi d'ansia e problemi relazionali (130598)

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on . Postato in Ansia, Stress, Panico | Letto 661 volte

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Claudia 21

Buongiorno, è la prima volta che scrivo del mio problema. Vivo in una famiglia che mi vuole molto bene ma che prende ogni circostanza molto alla "leggera" o perchè non si rendono conto del reale problema o perchè pur rendendosene conto fanno di tutto per negarlo anche a se stessi. Circa 3 anni fa la mia vita è cambiata. stavo andando a scuola come ogni mattina, faceva molto caldo e mi sentivo svenire. Mi prese il panico perchè ero da sola e non sapevo cosa fare per riprendermi...nonostante tutto riuscì con molta fatica ad arrivare in classe. Può sembrare un'assurdità ma io da quel giorno non esco più di casa da sola. Ho notato che il mio problema però rispetto a prima peggiora sempre di più. I primi tempi continuavo a prendere l'autobus ma dovevo comunque aver qualcuno vicino, dopo ho cominciato ad aver paura anche di uscire a piedi e ora mi sposto solo se mi vengono a prendere con,la macchiana!!!Tutto si sta aggravando perchè ho notato che ho paura di vivere! l'estate non vado al mare perchè ho paura di un calo di pressione, non pratico sport per paura di esaurire le mie energie e svenire, mangio moltissimo e porto sempre dello zucchero e altro cibo in borsa da usare in caso di debolezza. oltre tutto non so per quale motivo ho iniziato a soffrire di claustrofobia. sono terrorizzata all'idea di prendere un ascensore o di passare sotto una galleria. Vorrei tanto prendere la patente, essere autonoma, andare a lavorare e tornare a casa stanca come molte persone in questo mondo...non voglio più dipendere dagli altri, voglio essere orgogliosa di me stessa ogni giorno di più ma ora come ora la mia autostima è a terra anche se credo con questa lettera di aver fatto un primo passo. Spero fermamente che prenda in considerazione queste mie righe e che possa darmi una risposta professionale e inoltre la ringrazio per la possibilà che ci viene data tramite questo sito, visto che non posso cercare aiuto altrove.

Claudia, è vero che scrivendoci hai fatto un primo importante passo, ma devi andare avanti. Sicuramente ti fa molto bene parlarne in famiglia, è bene che cerchi di far capire ai tuoi l’importanza di quanto ti sta accadendo e magari possono aiutarti a cercare anche un terapeuta a cui potresti rivolgerti per risolvere quanto prima la tua situazione. Il panico è uno dei sintomi più frequenti al giorno d’oggi, in particolare nelle persone giovani come te. E’ probabile che se riuscissi a confrontarti con tuoi coetanei, scopriresti di non essere sola in queste tue sensazioni, ma anzi Si tratta di una reazione legata a paure interne, un eccesso a volte di aspettative e di contenimento emotivo; e anche di una risposta ai ritmi e alle imposizioni del nostro contesto sociale. In ogni caso alla base c’è la paura, ed è su questo aspetto che devi cercare di soffermarti e capire a cosa sia legata. Capisco la tua grande voglia di autonomia, probabilmente però dietro a questo desiderio esiste anche un timore rispetto alla stessa autonomia, paura di prendere nelle proprie mani la vita, paura di sbagliare, di sentirsi soli. Insomma, desiderio e paura viaggiano spesso a braccetto, devi tenerne conto. La paura dei luoghi chiusi come l’ascensore, dei mezzi pubblici, delle gallerie ecc. sono tutte collegate allo stesso problema e sono “un classico”. Ma questo non toglie che devi assolutamente fare qualcosa per affrontare le tue paure e le tue ansie subito, perché sei giovane e puoi risolverle velocemente. Dunque rivolgiti a qualcuno, e nel frattempo non soffocare le tue emozioni e non cercare di sconfiggere la paura facendo finta di non averla. Al contrario, ascoltala e cerca di capirla ed affrontarla. Sul piano più pratico, cerca giorno dopo giorno di fare un piccolo, piccolissimo passo nell’affrontare ciò che ti fa paura. Non grandi cose, per intenderci non devi costringerti ad andare da sola in ascensore, ma devi tentare di affrontare gradualmente il “pericolo”. Piccoli passi, minime conquiste quotidiane, per non lasciare che la paura boicotti la tua vita e la tua autonomia. C’è un bel libro di Lucio della Seta sul panico (debellare i sensi di colpa) che potresti leggere. Prendi in mano la situazione a affrontala, Claudia, e vedrai che oltre ad uscirne fuori scoprirai anche degli universi interiori che non conoscevi e che ti piaceranno.

(risponde la Dott.ssa Elisabetta Corberi)

Pubblicato in data 23/02/09
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