Disturbo da Attacco di Panico (000835)
Graziella, 32 anni
Buongiorno, vorrei togliermi un sassolino
che da 7 mesi mi assilla. A Luglio 2004 all'improvviso ho cominciato ad avere
delle paure (paura di stare da sola, un senso di oppressione quando mi trovavo
in autostrada e intorno montagne). Ne ho parlato con un neurologo che mi ha
prescritto un antidepressivo. Venti minuti dopo avere assunto la prima mezza
pastiglia ho avuto una crisi con palpitazioni, senso di svenimento e sudorazioni
eccessive. Mi sembravano tutti i sintomi di un attacco di panico. Da allora
ho cominciato a non guidare più, a non stare da sola in casa e non uscire
più da sola. Fortunatamente ho iniziato subito una terapia psicologica
che associata ad una cura omeopatica sembra che molto molto lentamente dia i
propri frutti.
La mia domanda è: i disturbi che ho avuto a luglio sono associabili unicamente
ad un attacco di panico o possono essere associati alla medicina che ho assunto?
Da allora non ho più avuto questi sintomi, quindi mi è venuto
questo dubbio, umoralmente sto molto bene e fortunatamente non mi sento depressa.
Gestisco uno studio medico, ho un bimbo di 3 anni e gioco a pallavolo regolarmente.
Grazie infinite.
Cara Graziella, non posso dirle con
certezza, in base a quanto racconta dalla sua email, cosa le abbia causato l’episodio
che sembra essere un attacco di panico. Posso dirle però che i farmaci
antidepressivi più utilizzati, efficaci e conosciuti ora, chiamati SSRI,
all’inizio dell’assunzione danno spessissimo brutti effetti collaterali.
Spesso chi li assume, riferisce di provare all’inizio della terapia (soprattutto
la prima settimana) un aumento dei sintomi ansiosi, fino a veri e propri attacchi
di panico. Sono comuni tachicardia, brividi, nausea, inappetenza, vertigini
ecc. Questi effetti recedono di norma spontaneamente con l’assunzione
del farmaco, dopo un paio di settimane circa. Di norma, per ridurre al minimo
questi effetti collaterali iniziali e temporanei, il dosaggio del farmaco parte
dal minimo possibile, fino a raggiungere gradualmente la dose giornaliera terapeutica.
Non so dirle quindi se l’episodio da lei vissuto sia stato provocato dalla
pastiglia da lei assunta, ma da quanto detto sopra, si evince che è molto
probabile. Spero di averle risolto dubbi in merito.
( risponde la dott.ssa Laura Duranti )
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