Non riesco a trovare una via di fuga (1535541180758)
Giada, 23
Buongiorno, mi chiamo Giada e sono una studentessa universitaria, premetto di essere sempre stata una ragazza ansiosa e insicura,perchè timida e in sovrappeso.
Negli ultimi 6 mesi a causa di un litigio grave con il mio ragazzo e l'essermi sentita abbandonata, si sono aggiunti altri sintomi mai avuti prima, dormo troppo e accuso una stanchezza insolita, mi deprimo facilmente e scoppio in lacrime senza motivo, sono più propensa al litigio e rinfaccio molto spesso gli errori commessi al mio ragazzo, come dice lui (essendosi però reso conto dello sbaglio) mi "creo castelli in aria e mi deprimo da sola" cadendo in periodi di estraneamento totale in cui non voglio parlare con nessuno, oppure ho pensieri estremamente negativi e non credo nel mio futuro.
Mia madre è molto preoccupata per il mio futuro perchè dice che non reagisco e il mio ragazzo insiste sul fatto che io debba andare oltre per migliorarmi. La mia domanda è: ci sono espedienti giornalieri che posso attuare per riuscire ad uscire dall'ansia e ritrovare la felicità?
Grazie per l'attenzione, ma da sola non trovo una via d'uscita.
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Cara Giada,
vista la tua giovane età mi permetto di darti del tu. Vorrei partire dal titolo che hai dato alla tua lettera: “Non riesco a trovare una via di fuga da questo malessere forte” in cui vorresti fuggire dalla condizione in cui attualmente ti trovi.
A mio avviso l’avvio di un percorso di superamento di uno stato di disagio interno nasce dalla possibilità che abbiamo di riconoscerlo, di esplorarlo e affrontarlo al fine di trovare le modalità più adeguate per poterlo gestire e sanare.
La via di fuga costituisce un palliativo temporaneo, tuttavia il malessere persiste potendo risultare condizionante. Questo non vuol dire che bisogna “stare immersi” nel disagio, quanto piuttosto attivare le strategie più efficaci per il ripristino di un adeguato stato di benessere partendo dalla consapevolezza delle dinamiche che lo alimentano.
In quest’ottica il disagio è un sintomo, una vocina interna che ci informa che qualcosa non va. Risulta quindi importante attraverso la creazione di uno spazio di ascolto, mobilitare le proprie risorse individuali in un processo di cura e attenzione verso se stessi. Un percorso di sostegno terapeutico con uno psicologo potrebbe aiutarti, attraverso la condivisione e l’elaborazione dei contenuti sottesi al disagio, ad avviare un processo finalizzato al suo superamento.
Prova anche a inquadrare l’attuale stato di malessere come un’occasione per alimentare la conoscenza di te stessa e del tuo prezioso mondo interno e una fonte di maggiore consapevolezza e di crescita personale.
Con il presupposto che è importante partire da se stessi, una volta che si è ripristinato un adeguato stato di benessere interno risulta più facile gestire le relazioni con gli altri e trovare interessi e passioni ricercando proattivamente la propria personale giornaliera forma di felicità.
Cari auguri per un positivo superamento
Pubblicato il 13/09/2018
A cura della Dottoressa Arianna Grazzini
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