Panico (016652)
Angela, 48 anni
Ho 48 anni e da circa 20
anni soffro di attacchi di panico.
Non credo assolutamente che da questa malattia si possa guarire, io ho fatto
psicoterapia in due cicli diversi e diciamo che mi ha aiutato ma non ha risolto
niente.
Disperata l'anno scorso mi sono rivolta ad un centro famoso della mia citta'
e mi hanno prescritto un farmaco antidepressivo specifico ma purtroppo non sono
riuscita a prenderlo perche' mi causava tremende crisi di derealizzazione. Io
vivo in una gabbia, lavoro e ho la mia vita di relazione ma tutto dentro la
mia gabbia da cui non posso uscire se non accompagnata.La mia gabbia si estende
piu' o meno per 20 kmq ,fuori e' il terrore.
Quello che mi preoccupa di piu' e' che in futuro dovro' vivere da sola perche'
i miei figli giustamente se ne andranno, mia madre morira' e mio marito si fara'
la sua vita altrove ( sono tre anni che in pratica siamo separati in casa );
peccato pero' che io non sia in grado di stare da sola in casa. Non so cosa
succedera' e l'idea e' un tormento. Grazie per avermi letto.
Mi
dispiace la sua convinzione sull'impossibilità di guarire dagli attacchi
di panico. Ovviamente non è così, se ne può venire fuori
e di fatto molte persone lo fanno. Evidentemente la sua esperienza personale
le ha fatto perdere la fiducia....in se stessa o nella terapia?
Comunque stiano
le cose, finchè lei non si darà la possibilità (interna)
di cambiare, il cambiamento con tutta probabilità non ci sarà,
ed ovviamente questo accade di frequente in chi soffre del suo stesso disturbo,
poichè l'attacco di panico non è altro che una profonda paura
(terrore) legata proprio al cambiamento, al nuovo, all'ignoto.
E non è
ovviamente un caso che descriva la sua vita come una gabbia, opprimente si,
ma certamente anche rassicurante, poichè al suo interno vi sono solo
cose note. Da quanto capisco si trova in un momento importante della vita, in
cui probabilmente le verranno a mancare gli appoggi su cui ha fatto affidamento
fino ad oggi.....Comprendo il suo profondo tormento, ma la invito, proprio ora,
a fare un altro tentativo con una terapia, magari una terapia del profondo,
di stampo psicanalitico, prima di rinunciare del tutto e passare nelle mani
dei farmaci (che per fortuna al momento ancora rifiuta, visti gli effetti dell'antidepressivo).
Provi a darsi un'altra possibilità nella vita, non può che valerne
la pena.
( risponde la dott.ssa Elisabetta Corberi )
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