Panico (129180)
Lucia 29
Salve, vi scrivo per cercare di capire come uscire dalla mia situazione attuale. Ho iniziato 4 mesi fa, dopo essermi licenziata, ad avere degli attacchi di panico, in seguito ai quali mi sono rinchiusa in casa. Probabilmente le cause sono state lo stress da fine lavoro, l'incertezza per il futuro (non avevo trovato un altro lavoro), qualche litigio a casa.. Ora, più che avere attacchi di panico, ho paura di averne... Ho sofferto di attacchi di panico anche in età infantile, senza mai capire bene la causa, forse per la situazione familiare pesante (eravamo poveri, mio papà era duro e capitava che alzasse il gomito, mia mamma era ansiosa e forse un po' depressa). Ho avuto due periodi con panico e ansia dopo la terza media e al secondo anno di università. In quelle occasioni ho continuato la mia vita di tutti i giorni anche se con grande fatica, superando il problema in qualche mese. Questa volta invece prendo un calmante e sto in casa perché non me la sento di faticare!! Durante la giornata sono spesso nervosa, e ho bisogno di stare da sola. Faccio fatica a mangiare anche se ho fame. Esco solo per delle passeggiate da sola, senza allontanarmi da casa. Il pensiero di andare lontano mi spaventa. La mia famiglia è molto comprensiva, per fortuna! Però preferisco uscire da sola. Ultimamente sto meglio, nel senso che sento meno il bisogno di prendere il calmante e mi rendo conto che un giorno starò bene, ma non so come affrontare questa paura di tornare nel mondo, in mezzo alla gente, di sentirmi tranquilla... Un' ultima cosa: di carattere sono chiusa, non perché mi piaccia la solitudine, ma perché c'è qualcosa che mi blocca quando sono con gli altri... Grazie per l'attenzione!!
Cara Lucia, probabilmente il tuo carattere ed i momenti di stress sono stati un buon terreno su cui il Panico si è inserito e mantenuto finora. Come psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, il mio consiglio non è tanto quello di vedere le cause, bensì di rimuovere i fattori di mantenimento del tuo disturbo che adesso si sarebbe trasformato in Agorafobia (eviti di uscire o di recarti nei luoghi dove pensi sia più probabile sviluppare panico). Per esperienza personale, il disturbo si risolve rapidamente con sedute settimanali per 2 mesi, massimo 3. Il lavoro consiste nell’affrontare ogni fattore che tiene attivo il problema e questo talvolta permette di modificare un po’ anche alcune caratteristiche personali più profonde, sebbene non sia il principale obiettivo. Il mio consiglio è quindi quello di rivolgerti ad una persona con questa specializzazione e di risolvere il problema una volta per tutte!
(risponde la Dott.ssa Sara Ginanneschi)
Pubblicato
in data 15/12/08
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