panico (45680)
Giuseppe, 40anni (23.11.2001)
Vorrei gentilmente sapere come uscire da questa situazione che porto dietro da molto tempo.Non vorrei essere noioso nel ripercorre tutte le tappe.Ma sino ad oggi, non sono riuscito a vincere queste (crisi) attachi di panico che vivono con me sin dal 1989.essendomi recato da molti vs. colleghi non so il perchè, non riesco a vincere queste..... Le spiego l'evolversi delle crisi che giorno dopo giorno mi ritrovo a combattere: Mi capita di dover pensare spesso durante la giornata di non riuscire a respirare...dopo la prima fase con un'inizio ascendente, mi ritrovo a cercare di fuggire non so neanche io dove ma devo recarmi fuori, sudorazione delle mani con annessa tachicardia blocco del respiro per pochi secondi, e poi fase discendente con adrenalina al massimo e come sè avessi fatto una partita di calcio.Le dico che ho dovuto modificare la mia vita in un modo particolare adesso sono stufo di tutto cio' e non voglio rintanarmi in casa e ......ho voglia di uscire giocare a calcio ecc. ecc.. voglio e devo VIVERE
Caro
Giuseppe, lei ha gia' una diagnosi di disturbo di attacchi di panico
(DAP) e cio' che racconta esprime perfettamente l'evoluzione di un
attacco di panico, compresa la fase preliminare di paura che
rappresenta l'aspetto piu' debilitante nella vita quotidiana. Il DAP
e' purtroppo una malattia che va affrontata con una strategia
piuttosto complessa ed individualizzata. Lo schema generalmente
seguito consiste nell'associare una terapia farmacologica specifica
con una psicoterapia. La terapia farmacologica serve a bloccare i
circuiti di neuromeditori che sono responsabili dell'attacco vero e
proprio mentre la psicoterapia ha una funzione quasi riabilitativa
essenziale quanto i farmaci. Serve infatti ad imparare ad affrontare
quelle situazioni che fanno solitamente paura e quindi vengono
evitate, costringendo chi ne soffre ad una vita quasi da
invalido.
Una buona combinazione (individualizzata, ripeto; nel senso che i
farmaci vanno attentamente monitorati nel tempo sia per il
raggiungimento della dose terapeutica che per la progressione dello
scalare mentre la psicoterapia va impostata a seconda della sua
personalità e del suo stile di vita) di questi due strumenti
consente di ottenere in genere ottimi risultati. Lei accenna al fatto
che soffre di DAP da oltre 10 anni e che ha consultato molti
specialisti. Non so pero' che terapia ha seguito o sta seguendo,
quindi non so cosa consigliarle di piu' specifico. Lo schema
terapeutico consiste generalmente in cio' che ho esposto sopra. Se
qualcosa non ha funzionato in passato nella sua terapia, bisognerebbe
capirne il motivo e ipotizzare qualche tattica terapeutica
alternativa.