stress o paura di perdere la persona amata malata di tumore? (1496329232616)
sara, 36
Salve,
sono una donna che ama la vita e vede il bicchiere sempre mezzo pieno, sono lavoratore autonomo e con tanti sogni nel cassetto.
Il tutto però è caduto in secondo piano dato che il mio fidanzato lotta contro un tumore, premetto che sono la persona che ha cercato di stargli sempre accanto e sostenerlo emotivamente, psicologicamente e anche economicamente. Ma il tumore non li da tregua l'ultimo ha toccato la testa, ha subito un intervento per la rimozione del tumore però sembra che si sposti nel resto del corpo, negli ultimi tempi sta molto male.
Sto male anche io perché soffro di insonnia, ho spesso mal di testa, non riesco a studiare più nemmeno poche pagine (io sempre amato lo studio) sto avendo problemi economici date le molte spese che dobbiamo sostenere, a lavoro negli ultimi tempi non riesco a concentrarmi faccio spesso errori, insomma sembra che non vada niente bene.
Il medico oncologo mi ripete che devo essere pronta perché la malattia avanza ed è solo questione di tempo. ma io non riesco ad immaginare un epilogo del genere non riesco pensare alla fine non riesco nemmeno a pensare la parola morte.
Il mio fidanzato ha bisogno del mio sostegno e io cerco di darglielo ma non so come fare per aiutare lui e me stessa.
La mia domanda è: si tratta di stress? si tratta di paura? oppure può essere un inizio di depressione?

Vuoi richiedere una consulenza gratuita online ai nostri Esperti?
Clicca qui e segui le istruzioni. Ti risponderemo al piu' presto!
Cara Sara,
posso immaginare la sua fatica, la sua stanchezza (soffro di insonnia, ho spesso mal di testa, non riesco a studiare più nemmeno poche pagine (io sempre amato lo studio) sto avendo problemi economici date le molte spese che dobbiamo sostenere, a lavoro negli ultimi tempi non riesco a concentrarmi faccio spesso errori, insomma sembra che non vada niente bene.). A volte ci si scontra con il senso di impotenza, di rabbia perchè sembra che ciò che facciamo per l'altro non sia sufficiente. E' così anche per lei?
A queste emozioni e sentimenti, immagino ce ne sia un altro: il grande dolore che prova e quello che proverebbe chiunque viva e condivida questa ultima fase della malattia.
Per rispondere alla sua domanda, vorrei soffermarmi sulla frase che ha scritto: "il mio fidanzato ha bisogno del mio sostegno e io cerco di darglielo ma non so come fare per aiutare lui e me stess, dia"... Fermandosi e scrivendo ha già fatto un primo passo: sta ascoltando il suo corpo, i sintomi di stanchezza. Inoltre ha compreso che in questo momento per proteggersi è necessario non pensare al dolore o a ciò che le ha anticipato l'oncologo, perchè aprirebbe una ferita, che non troverebbe guarigione, senza avere le risorse, le energie e le strategie efficaci per affrontarli.
Sara, quante emozioni sta vivendo, quanta dedizione e cura nello stare insieme alla persona che ama! Da tempo sta aiutando il suo fidanzato, ora per poter continuare a stargli accanto, è necessario che si prenda dello spazio per se, per recuperare le sue energie, anche se può sembrare egoistico. Le sue disattenzioni, la mancanza di concentrazione, il mal di testa e l'insonnia se potessero dirle qualcosa, cosa le direbbero?
Se pensa che per lei tutto questo stia influenzando la sua vita, le sue modalità di affrontare la quotidianità e in qualche modo sta mettendo in difficoltà anche le sue capacità di organizzazione nello studio e nel lavoro, io le consiglio di leggere questo libro "Nuove vie per uscire dal trauma. Un manuale di primo aiuto in caso di gravi disturbi psichici" .E' una guida per comprendere e fronteggiare i traumi.
Secondo G. Fischer il trauma è un'azione interrotta ossia la persona percepisce che le sue risorse e capacità sono inferiori e non sufficienti per affrontare l'evento. Qui sono descritte alcune strategie e tecniche che possono esserle utili. Inoltre le permetterà di comprendere se sarà necessario fare un altro passo dove trovare uno spazio di terapia personale per avere un aiuto, un sostegno e non sentirsi sola, trovando nuove modalità per affrontare questo momento per voi così delicato.
Spero di esserle stata utile.
A cura della Dottoressa Silvia Errico
Pubblicato in data 09/06/2017
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!