Bisogno di equilibrio (103615)
Eric 30
Salve, è da almeno 15 anni che vorrei cercare di essere psicanalizzato per capire cosa ho dentro di me. Sono il terzo figlio nato dopo due donne e con mia madre, fin dall'adolescenza, ho avuto un rapporto anonimo (soprattutto a causa mia), nonostante lei sia una pacata e remissiva madre. E' come se ce l'avessi con lei. Mio padre è sempre stato la mia guida, non spirituale, ma familiare... Ho sempre cercato di percorrere strade non solcate da lui e ho sempre cercato di confrontarmi con situazioni nuove; è come se fossi sempre alla ricerca di qualcosa, fin dall'adolescenza. A mio padre voglio molto bene anche se non ce lo dimostriamo apertamente e lui vuole bene a me. Lo ringrazio per avermi tirato su e per avermi dato il necessario per andare avanti da solo. Anche a mia madre credo di voler bene... mi mancherà molto solo quando non l'avrò più, credo. Quando penso alla mia infanzia sorrido sempre e mi fa tenerezza. Allora avevo un rapporto più stretto con mia madre. Penso troppo e mi psicanalizzo troppo... Ho cercato di veicolare le mie insicurezze (tante) nella musica e anzi mi è venuto naturale. E' un pò il mio mondo reale. Peccato che non sia il mio mestiere o, forse, meglio cosi' (lo avrei potuto sminuire). Ho avuto una storia importante a 20 anni durata 2 anni in cui ho provato e ricevuto l'amore, quello che stordisce. E' finita dopo i miei "lascia e prendi" continui. Lei e' stata più decisa di me e ha trovato un altro dopo due mesi dalla nostra ultima separazione (non ne saremmo usciti altrimenti).Ho avuto un'altra storia importante dalla quale forse ne sono uscito. Quattro anni da amante con la ragazza di un mio amico. Storia soffertissima, da incosciente. Io non la voglio più da tanto e comunque non sono riuscito mai ad essere deciso su questo. E' come se avessi paura di non sentirmi più amato da nessuno, anche se l'amore ricevuto è stato tanto intenso e pericoloso... di quelli che fa molto male. Sono arrabbiato con me stesso poichè quest'ultima storia mi ha tolto il lato indipendente di me che mi ha sempre caratterizzato... e forse anche la dignità. Sono introverso ed estroverso, simpatico e antipatico, assennato e fuori di testa... insomma tutto il contrario di tutto, sia quando sono da solo con me stesso, sia e soprattutto insieme agli altri (dipende da chi ho difronte). Da quando vivo da solo avverto il peso di questa mia dicotomia e l'esigenza di trovare un equilibrio sano... di potermi fidare di me. Ho un animo troppo forte e orgoglioso nel corpo fragile di un debole. Forse da questo origininano i miei lati opposti. In questo momento della mia vita vorrei tanto poter programmare un futuro tranquillo e bello, magari con una famiglia, ma non mi fido di me e vorrei tanto sapere perchè, o almeno avere qualche spunto su cui riflettere, capire l'anello debole del mio io. Mi sento comunque troppo proiettato nel futuro e vivo male il mio presente. Quando sto con gli altri, invece di affermare il mio io, cerco di essere sempre come gli altri si aspettano che io sia e questo ovviamente cambia a seconda della percezione che io penso gli altri abbiamo di me. Esistono oggettività? Esistono cose che vanno interpretate solo in un verso? Il mio verso? La mia vita andrà avanti così sempre oppure sono in una fase di crescita interiore che dura da 15 anni? Un ultimo indizio: quando riesco nelle cose mi esalto da solo; di fronte a piccoli fallimenti mi abbatto come un idiota. Sono comunque uno che è costretto a primeggiare per carattere, altrimenti non trova pace. Non sono bello, almeno io non mi vedo tale, ma se mi paragono agli altri non sono poi cosi' male... sono piaciuto a varie ragazze. E' che vorrei poter avere la consapevolezza di essere un uomo finalmente e non un ragazzo. A volte mi sembro un depresso a volte un esaltato. E' come se avessi la consapevolezza di tutti i miei difetti (o buona parte) e sono molto duro nel giudicare me stesso. La cosa che più mi ha sconcertato diventando adulto è che il mondo degli adulti non è così diverso da quello dei ragazzini... la propria indole infantile mi sembra che rimanga sempre presente nelle persone. Il mondo degli adulti non è perfetto così come lo percepivo da ragazzo. Che mi dite allora?(ma ditemelo senza peli sulla lingua). Grazie.
Caro Eric, le domande che poni non possono trovare risposta in un sito di psicologia. Hai ragione quando dici che sono anni che sai di volere un chiarimento sulla tua personalità. Sei lucido e hai molto da dire, perciò sai bene che l'unico luogo adatto è lo studio di uno psicoanalista. Cercane uno sul sito www.psicologi-italiani.it o rivolgiti all'ordine degli psicologi della tua regione e affronta il viaggio meraviglioso e impegnativo che desideri nel mondo del tuo inconscio. Auguri.
(risponde la Dott.ssa Giacomina Rienzo)
Pubblicato in data 22/02/08
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