Cercare un senso e non trovarlo (1539418575219)
Mapo, 34
Buongiorno, avrei tante cose da dire, ma voglio essere breve. Sono un uomo che ha una compagna e una bimba piccola, ogni giorno sembra uguale: casa, lavoro, lavoro e casa.
In tutto ciò, non riesco a trovare uno scopo. Mi sento come fossi un vegetale, come se io non esistessi più, ma esistessi solo fisicamente per andare avanti. L'unica cosa che mi fa uscire un sorriso è mia figlia, ma ho paura di non essere all'altezza, come se fossi assente, non riesco a capirne il motivo e a reagire. Con la mia compagna non riesco a capire come va, se per lei va bene tutto com'è.
Provando a parlarle anche solo del fatto che la nostra intimità è molto sporadica, il giorno seguente non cambia nulla, sembra che per lei i momenti di coppia non siano così importanti come lo sono per me o magari sono io che vorrei che lei si interessasse di più a me. Mi sento come se la mia vita mi stia scivolando addosso e che la stia sprecando, spesso prima di dormire penso che prima poi arriverà il momento che non ci saremo più e non ci saranno i nostri cari e questo pensiero mi spaventa molto, come se fosse un conto alla rovescia. Ho paura di questi pensieri e di questo mio stato di vivere, spesso dopo questi pensieri mi sento molto stanco. Grazie della vostra attenzione

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Caro mapo,
ho letto con attenzione la sua breve e articolata lettera in cui le sue parole comunicano uno stato depressivo nel quale sembrerebbe sentirsi uno spettatore esterno della sua vita:
“Mi sento come se fossi un vegetale, come se non esistessi più, come se esistessi solo fisicamente per andare avanti”
“Mi sento come se la mia vita mi stia scivolando addosso e che la stia sprecando”
“Ho paura di non essere all'altezza, come se fossi assente”
In generale, la nascita di un figlio produce degli effetti rilevanti nell’ambito del rapporto di coppia che sono comunemente legati sia ad una maggiore centratura sul figlio, in particolare da parte della figura materna, sia all’acquisizione del nuovo status di genitore. A fronte di tali cambiamenti può talvolta accadere di sviluppare una percezione di inadeguatezza rispetto al nuovo ruolo acquisito all’interno del nucleo familiare. In tale situazione il rapporto di coppia avrebbe l’esigenza di essere “rinegoziato” e ridefinito in linea con i cambiamenti avvenuti con l’attivazione di nuove strategie e la ricerca di nuovi equilibri nel nucleo familiare.
Nel suo racconto esprime una forte consapevolezza rispetto ai suoi personali stati d’animo. Tale autoconsapevolezza, che è una risorsa preziosa di cui dispone, potrebbe aiutarla in un eventuale percorso terapeutico con uno psicologo. Tale percorso potrebbe essere oggi funzionale per esplorare i contenuti legati al suo attuale disagio, aiutandola nella riattivazione delle sue risorse personali al fine di superare questa particolare fase.
Cari auguri per una positiva soluzione.
Pubblicato il 24/10/2018
A cura della Dottoressa Arianna Grazzini
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