Depressione (106566)
Margherita 27
Mi sono sposata da un mese esatto e credo di avere dei gravi disturbi. Cinque anni fa è morto mio padre ed io sono caduta in una forte depressione, perchè lui era un punto di riferimento, in quanto con mia madre non andavo affatto d'accordo. Dalla morte il rapporto con mia madre si è ristretto, ma comunque non siamo lo stesso in sintonia. Dopo un anno dalla morte, ho conosciuto mio marito che all'inizio ha compensato quel punto di riferimento mancante e mi ha fatto riprendere dalla depressione, fino a pochi mesi fa, perchè adesso dentro di me qualcosa è cambiato di nuovo: non mi sento capita neanche più dal mio stesso uomo, prima di sposarmi mi era venuta l'incertezza di farlo e ora che sono sposata mi sento come se l'abbia fatto per forza. Adesso aspetto anche un bambino, sono di otto settimane e non mi sento affatto pronta per affrontare anche questa situazione, quindi ho deciso di abortire contro la volontà di mio marito. Sto mandando all'aria il mio matrimonio e mi sento come una bottiglia in fondo al mare che viene trasportata dalle onde; eppure quando sono a lavoro sto un pò meglio, anche se è un lavoro pesante e anche se è un lavoro che non piace a mio marito. Per questo mi rivolgo a voi per un consiglio su che decisione prendere: abbandonare il lavoro e continuare una gravidanza da una parte rifiutata o pensare a me stessa interrompendo la gravidanza, però con la conseguenza che il mio matrimonio fallisca? Aspetto con ansia una vostra risposta.
Cara Margherita mi poni una domanda parecchio impegnativa, alla quale nessuno può rispondere se non te stessa. Probabilmente tuo marito in questi anni ha preso il posto del padre defunto, fungendo da punto di riferimento e ora che è passato del tempo ed hai probabilmente almeno in parte elaborato il lutto, ti sei resa conto che con lui non c'è quel trasporto che ci dovrebbe essere per un grande amore, quell'amore che bisognerebbe provare per la persona che si sposa. Un bambino è una cosa bellissima, ma anche un grosso impegno fisico ed emotivo, decidi se tenerlo o meno pensando in primis al tuo rapporto con il nascituro, a quello che lui può rappresentare nella tua vita, non a quello che gli altri si aspettino tu faccia. Per quanto riguarda il tuo lavoro, in ogni caso come forse saprai, esiste la possibilità di astenersi dal lavoro sin dalle prime settimane di gravidanza, nel caso in cuo la mansione ricoperta sia particolarmente faticosa per la futura mamma. Non dovresti quindi licenziarti, ma rivolgerti al tuo ginecologo che ti compilerà i moduli per l'astensione anticipata. Non lasciare il tuo lavoro solo perchè non piace a tuo marito: spiegagli che per il tuo equilibrio è importante. Se sei ancora in dubbio rispetto alla gravidanza ti consiglio di rivolgerti subito al consultorio di zona dove uno psicologo ti accoglierà e potrete parlare insieme e con calma di questo tuo difficile momento. Qualunque sia la tua decisione, ti sono vicina. Un abbraccio.
(risponde la Dott.ssa Maristella Copia)
Pubblicato in data 17/11/07
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