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Depressione (111449)

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on . Postato in Depressione | Letto 407 volte

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Mario 35

Gentilissima dott.ssa, le chiedo un consiglio, un aiuto, anche se so che non è facile, per il mio gravissimo problema. Da circa 5 anni mi hanno diagnosticato una leucemia mieloide cronica. Sono distrutto, disperato. Non so come andare avanti per quel che mi resta da vivere. Ora sto relativamente bene, ma so che un giorno io e la mia famiglia (mia madre e mia sorella minore) affronteremo quello che nessuno vorrebbe affrontare. Avevo un gran sostegno dalla mia ragazza, però mi ha lasciato dicendomi che non mi ama più e di non preoccuparmi perchè tutto andrà bene. Ora sono solo e proseguo la mia vita solo per non distruggere mia sorella e mia madre, che amo come la mia vita, ma tanto arriverà il momento della disperazione per loro. Io cerco di proteggerle e non gli ho detto le conseguenze della mia malattia, anche se penso che se lo immaginano. Solo con la mia ex ragazza parlavo e mi sfogavo, ogni tanto, ora non parlo con nessuno ed ho tutto dentro. Il peso dei miei problemi mi sta schiacciando. Mi aiuti per favore. Non godo di una situazione economica che mi permetta andare da uno specialista; sono agente di commercio ma, causa i miei problemi psicologici, non riesco più ad ottenere risultati buoni sul lavoro. Mi aiuti.

Caro Mario, in questo momento è giusto che tu rivolga le tue energie verso te stesso. Rivolgiti all'AIL (www.ail.it), che è presente in modo capillare sul territorio nazionale, per avere dei consigli, per essere sostenuto. Mi sembra di capire che tu senta il bisogno di essere ascoltato, presumo sarai seguito da un Centro di Ematologia, chiedi loro un sostegno psicologico, ti sapranno indicare lo psicologo di riferimento interno al Centro/Ospedale che ti aiuterà gratuitamente. Non perdere le speranze ma combatti attivamente contro questa malattia appoggiandoti all'associazione indicata o all'AIRC, non essere un testimone passivo, puoi fare molto per la tua vita e per quella degli altri. Per quanto sia nelle tue possibilità cura degli interessi, non collegando la fine della tua storia d'amore alla malattia, evidentemente non vi erano delle basi solide per proseguire. Ci sono mille altre cose di cui occuparsi, da vedere, da progettare ancora: fallo. I tuoi familiari sono importanti ma non devi viverli drammatizzando il futuro, ma facendo leva sul presente per avvolgerti del loro amore. Auguroni ed abbracci.

(risponde la Dott.ssa Maristella Copia)

 

Pubblicato in data 14/04/08

 

 

 

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