Depressione (1498053789835)
Ciao, 36
Salve,
sono una 36 enne che per amore si è dovuta trasferire 700 km distante dala sua terra d origine. Sono in un piccolo paese di 600 anime.. paese di montagna. Non nego che non mi trovo bene.
Nonostante la gente è gentile...I primi tempi mi guardava con disprezzo quasi..Io sono una ragazza appariscente.. Ho avuto un bimbo che amo; ma da quando c'è lui sono peggiorati le mie ansie..
Ho paura che lui si trovi male; ho paura che venga preso in giro considerato diverso ho paura della cattiveria gratuita della gente. Io non sono riuscita a farmi nuove amicizie... Con una e stato fallimentare; un' altra si comporta in modo strano perché suo marito e il mio hanno litigato...
Io ho attacchi di panico... Ho paura di uscire di incontrare gente che può parlare male di me. Eppure sono una brava persona... Non voglio essere una madre così..
Vorrei avere tante amiche, essere un esempio positivo.
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Cara lettrice,
il trasloco e l’inserimento in un contesto geografico nuovo e distante da quello di origine non rappresenta certamente un percorso facile da compiere.
La difficoltà percepita può essere inoltre accresciuta nel caso in cui ci si debba interfacciare con una cultura del posto diversa dalla propria. Tale percorso comporta necessariamente l’acquisizione e lo sviluppo di nuove competenze e strategie personali che possano favorire il processo di adattamento e la conseguente integrazione nel nuovo contesto di appartenenza,
Il trasferimento implica in qualche modo il dover “ricominciare daccapo” andando ad influenzare le radici più profonde dell’identità personale e comporta il superamento del vissuto di perdita legato al luogo precedente nel quale si è vissuti e al quale è ancorata la propria identità.
Le sue parole esprimono uno stato di disagio legato in modo particolare alla paura di essere giudicata dalle persone del luogo e la forte componente di ansia che si accompagna a tale condizione (paura di uscire di casa e attacchi di panico) viene indirizzata anche nei confronti del suo bambino che ha paura possa vivere egli stesso dei disagi simili.
Le chiedo se ci sono delle motivazioni o dei fattori specifici che l’hanno condotta a sviluppare tale disagio e se ha avuto modo di parlare del suoattuale problema con suo marito o con una persona di fiducia della sua cerchia familiare/amicale di origine.
Quando si hanno momenti di difficoltà è molto utile avere la possibilità di disporre di spazi di ascolto e sostegno.
Ritengo che uno psicologo potrebbe supportarla in questa fase particolare della sua vita nella quale alla componente di ansia legata al trasferimento si associa anche il cambiamento derivante dall’acquisizione del nuovo ruolo sociale di mamma. Tale percorso potrebbe essere funzionale ad aiutarla a fare maggiore chiarezza rispetto a quello che sta vivendo e ad attivare le sue risorse personali per gestire nel modo più efficace la situazione.
Nella scelta dello psicologo è fondamentale fare sempre fare riferimento ai professionisti iscritti all’Albo.
Se vuole riscriverci sono a disposizione per approfondimenti/chiarimenti.
Cari saluti
A cura della Dottoressa Arianna Grazzini
Pubblicato in data: 11/07/2017
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Tags: depressione ansia consulenza online gratuita paura attacchi di panico