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Depressione e suicidio (108466)

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on . Postato in Depressione | Letto 425 volte

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Matteo 22

Salve, sono un ragazzo di 22 anni che qualche anno fa aveva sofferto di attacchi d panico, perdendo scuola e amici. Dopo qualche anno son riuscito a reagire senza prendere farmaci, solo "Lexotan" nei momenti più critici e due mesi di "Xanax" e "Xeroxat" interrotti per non so quale motivo. Mi son diplomato e ora studio psicologia all'università, vivo solo con due ragazze. Sono gay dichiarato, avevo anche una storia importante che è finita per via del ripresentarsi al luglio di quest'anno di tutti i problemi che pensavo di aver risolto. Stavolta però è come se non avessi le forze per reagire, spesso penso al suicidio perchè sono stanco di lottare, stanco di fallire e stanco di far star male le persone che mi vogliono bene. Non so più cosa fare, più cerco di reagire uscendo, parlando con gli amici, più mi butto giù e voglio farla finita. Pensavo di provare la terapia con antidepressivi per risollevarmi un pò, spero solo di riuscire ad andare all'appuntamento dallo psicologo, perchè ogni giorno che passa è sempre peggio. Cosa mi consigliate? Rivoglio la mia vita, o almeno voglio tornare a combattere a testa alta l'ansia e gli attacchi di panico, li ho vinti una volta, ma ora non nutro più alcuna speranza per il mio futuro. Grazie.

Caro Matteo, ho paura che tu abbia fatto un pò di confusione… oppure c’è qualcosa che non torna: se vai da uno psicologo questo non deve e soprattutto non può darti dei medicinali; per quanto riguarda molti disturbi d’ansia ed in particolare gli attacchi di panico, se la diagnosi è esatta, l’utilizzo dei farmaci è deleteria, mentre una terapia cognitiva o cognitiva comportamentale mirata, garantisce in soli 6 mesi un’efficacia ben documentata in letteratura e con meno rischio di ricadute. Per quanto riguarda la depressione e le idee suicidarie… beh il discorso può cambiare, le terapie psicologiche sono molte e solo in casi estremi si fa ricorso allo psichiatra, che è l’unica figura professionale che può controllare, monitorare e somministrare terapie farmacologiche! Ora, se questa distinzione non era chiara, per le medicine rivolgiti ad uno psichiatra qualificato e verifica la possibilità di andare avanti od interrompere la cura che comunque è un passaggio delicatissimo che va graduato nel tempo ed eventualmente integrato o sostituito! Per la terapia psicologica secondo me necessiti innanzitutto di una diagnosi ben fatta. Stai uscendo da una storia sentimentale fallita, un problema superato si ripresenta… questi sono tutti indicatori che favoriscono la comparsa di un umore instabile a coloritura principalmente depressogena, ma da qui a parlare di depressione sai bene, se studi psicologia, che ce ne vuole. Ti auguro di trovare dei professionisti seri che ti sappiano guidare e consigliare, di modo che il tuo problema possa essere sconfitto una volta per tutte!

(risponde la Dott.ssa Sara Ginanneschi)

Pubblicato in data 02/01/08

 

 

 

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