Dipendenza computer (156346)
Egregi Signori,
sono mamma di un ragazzo di quasi 14 anni, frequenta la prima classe
scuola superiore. Il problema che si presenta è l'esagerata dipendenza da
computer e giochi on-line, interagendo con persone di cui noi e lui non
conosciamo la vera identità. Controllando abbiamo scoperto che parte
di queste persone usano un lessico non adatto all'età, le abbiamo provate
tutte ora abbiamo tolto completamente lo strumento di contatto però è
nervoso, risponde a tono alle nostre spiegazioni mandandoci anche a quel
paese. Cosa possiamo fare???
Ringrazio cordialmente.
Cara mamma,
comprendo che non sia affatto facile, ma siete stati bravi nel comprendere che c'è un disturbo importante in atto, che con l'andare del tempo poteva comportare conseguenze molto pesanti. Avete anche adottato la giusta strategia, ovvero togliere il mezzo di dipendenza.
Tutti i sintomi che riporta, il nervosismo, l'irritabilità e forse anche altro come l'insonnia, l'ansia, disturbi digestivi, ecc., sono sintomi d'astinenza. Ricordiamo che anche questi oggetti, come le droghe, inducono una dipendenza fisica e psichica. Quindi tenga conto che suo figlio è come un drogato in crisi d'astinenza.
Questo momento così difficile, di sofferenza, può essere l'occasione per mostrare a vostro figlio, per farlo riflettere su quanto sta sentendo e sul fatto che non è sano che si senta così, per l'assenza di internet. Potete aiutarlo ad indagare come va la vita relazionale fuori dal PC, quali sono le sue difficoltà e paure, cosa gli dà internet e queste relazioni, cosa gli manca e cosa sta cercando.
Ricordiamoci che il ragazzo è in fase adolescenziale e come tale sottoposto a mille dubbi, pensieri, preoccupazioni, ansie e dovete parlarne, normalizzare la cosa, far capire che è comune alla sua età e che se si chiude in un mondo virtuale, non potrà mai superare queste paure e avere reali conferme in sé.
Non di meno, ha affrontato il passaggio alle scuole superiori, una situazione assai delicata, un compito che richiede molta energia dal punto di vista cognitivo, emotivo, relazionale. Probabilmente ci sono molte ansie anche legate al diventare grande, alle proprie capacità, alle richiesta dell'ambiente esterno e internet, con la possibilità di mostrarsi solo parzialmente, con la possibilità di giocare al "come se", costituisce una grande fuga.
Credo che dobbiate armarvi di molta pazienza e cercare il dialogo a più riprese. E' importante che capisca che non lo state rimproverando, ma siete preoccupati per lui e siete con lui, per trovare delle soluzioni. Aiutatelo anche a rafforzare il contesto interpersonale esterno, le uscite concrete, magari rafforzate la possibilità di uno sport, di interessi, ecc. Chiedete collaborazione anche agli insegnanti, ci sono alcuni docenti più sensibili a certe tematiche e più abili anche nel creare situazioni di elaborazione del tema, magari di confronto con i coetanei.
In aggiunta, se vedete che questo non è sufficiente a farlo calmare, potete chiedere una consulenza psicologica, talvolta bastano poche sedute, soprattutto per gli adolescenti, che riprendono velocemente la loro vita, utilizzandola al meglio.
Sicuramente non si deve sottovalutare il problema, che c'è e può portare a conseguenze assai più dannose, soprattutto tenendo conto della fase di crescita di vostro figlio. L'adolescenza è una posizione di svolta, o verso la sanità o verso la malattia, o verso la socializzazione o verso il ritiro. Non che tutto avvenga qui, molto è già stato fatto, ma è sicuramente un bivio dove si può intervenire e dare una grande svolta.
I sintomi d'astinenza più evidenti, spariranno in un mese circa, ma quelli psicologici, che conducono al comportamento ci saranno sempre e devono essere affrontati, prima che il problema si ripresenti o trovi strada in altre forme.
Un grande in bocca al lupo!
(Risponde la Dott.ssa Costantini Sabrina)
Pubblicato in data 07/05/2012