Dipendenze e abusi (019963)
Anonima, 29 anni
Io non ho mai parlato con
nessuno, non ho mai nemmeno voluto pensarci, anzi quando accade mi giro dall'altra
parte e penso a altro...non so davvero cosa mi stia spingendo ora a parlarvi.
Ho sempre avuto con mio padre un rapporto tipo padre padrone, io figlia degenere
ribelle, lui padre le cui parole erano sempre troppe.
Per lui è sempre stato fondamentale il comando, nessuna spiegazione solo
ordini da eseguire alla lettera. Sono cresciuta piena di sensi di colpa, io
la figlia ribelle avevo colpe se litigava con mia madre avevo colpe su tutto.
Mi dicono tutti che quando ero piccola avevo un rapporto con lui affettuoso
e dolce, ma io conservo nella memoria lo zero piu assoluto, non ho ricordi di
quando ero piccola assolutamente nulla. Niente gite che pure mi dicono abbiamo
fatto, niente! Arrivata a 12 anni mio nonno (il papà di mio papà)
tentò di abusare di me, i miei se ne accorsero da un succhiotto sul collo,
la vergogna che ho provato ancora me la ricordo...Mio papà venne, la
mattina dopo il fatto, a svegliarmi con un bacio ( non lo faceva mai) mi svegliai
di soprassalto e lo scansai infastidita, non mi parlò per 1 mese dicendo
che non dovevo reagire così.
Continuammo come se niente fosse a vivere nell'appartamento accanto a mio nonno,
come se niente fosse a passare i natali assieme mentre vedevo mio nonno regalare
soldi alle mie zie e a mia mamma infilandogli nei reggiseni..ricordo ancora
mia mamma rimanere impietrita, ricordo ancora come io distoglievo lo sguardo
per non guardare. Poi un giorno accadde di nuovo, mi salvò quello che
era il primo ragazzo...i miei decisero di non parlare piu con mio nonno..ma
quando accadde che mio ebbe un infarto dissi a mio papà di andare...di
perdonare..lui andò si parlarono subito dopo mio nonno morì ma
io non provai nessun dolore, nessuno. Non permisi piu a mio padre una carezza
un bacio, il solo pensiero mi creava ansia e nervosismo, due fantasmi in una
casa...facevo in modo e maniera di non rimanere sola con lui..e poi lo punii
per cosa non ho ancora capito.
Rimasi incinta del mio ragazzo e decisi di abortire, al consultorio dissi che
era stato mio padre ( ma perchè!)l'assistente sociale mi rovinò
la vita denunciandolo ( io ero maggiorenne ma avevo una sorella minorenne)...si
risolse tutto con la mia ammissione ma nemmeno allora..nessuno mi chiese il
perchè...andai da uno psichiatra, mi imbottì di pillole e calmanti,
chiamò anche i miei genitori ma mio padre non capì nulla, aveva
ragione lui su tutto anche sullo psichiatra,me ne andai di casa, andai da alcuni
zii e li un giorno
presi tutte le pillole che avevo, le ingoiai tutte senza pensarci...vivevo fra
amici sbagliati, fra ecstasi, fumo,alcol...le presi tutte quelle pillole e mi
ritrovai in un letto di ospedale..ancora oggi non ricordo nulla..nessuno mi
ha detto nulla.
Dpo quell'avvenimento ritornai a casa...come se niente fosse, l'unica cosa cambiata
era che mio padre andava dicendo a tutti che ero una persona cattiva, un giorno
nella mia cameretta ero sdraiata sul mio letto lui entrò mi si mise accanto
e mi abbracciò, ma io non ne ero felice e avevo ragione, iniziò
a sfiorarmi le labbra con le dita e lo ricordo perfettamente che aveva il respiro
affannato, mi alzai di scatto e me andai, un altro giorno mi abbracciò
" poggiandosi"....
Oggi sono sposata ho una bambina, non amo mio marito e non so nemmeno perchè
l'ho sposato. Ho avuto miliardi di rapporti come una prostituta con miliardi
di uomini solo perchè me lo chiedevano e a me non fregava nulla di dirgli
di no...mio marito non capisce, e nemmeno io, ma lui non sa,e tanto dopo quello
che ho combinato con quella bugia chi mi crederebbe, probabilmente nemmeno voi..ma
chissene frega. Sono stata una vita ad aver paura di quello che pensava la gente,
mio padre non mi faceva uscire con amici e amiche per paura di quello che la
gente poteva dire....ora basta...mio marito dice che sono depressa, ma lui non
sa niente e mai saprà, ho attacchi d'ira urlo senza motivo piango allo
stesso modo e rido come se niente fosse... io non ho bisogno di aiuto, sto bene
così devo solo occuparmi della mia bambina, l'unica cosa che conta per
me, io sono zero.
Gentile signora mi pare che il suo passato sia davvero molto traumatico ha subito
abusi sia fisici che psicologici in famiglia.. e in più si sente oppressa
dal senso di colpa per aver mentito su suo padre..dal quale comunque non ricava
un buon rapporto di tipo protettivo ma non si fida di lui!
Credo che invece dovrebbe provare ad aprirsi circa queste sue problematiche
legate a figure affettive del passato magari parlandone con persone di cui si
fida molto o ad una psicologa. Questo parlare la potrebbe aiutrare a superare
quei sensi di forte inadeguatezza che prova verso il suo ambiente quotidiano
e la forte motivazione a stare del tutto bene la sta trovando nel rapporto con
sua figlia. Dunque non faccia passare questi momenti di consapevolezza e cerchi
di affronatre il passato per sentirsi promnta verso la sua vita
attuale che deve essere sciolta dai dubbi e dai malesseri che le provengono
dalle passate esperienze traumatiche o deludenti.
( risponde la dott.ssa Tina Carone )
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