disperazione (43036)
Sabrina, 31anni (10.9.2001)
Sono
divorziata e convivo da 4 anni con stefano,ho una bimba di sette
anni.nella vita faccio la pianista concertista.ma cosa non e' stata
la mia vita!!!all'eta' di 5 anni io e mio fratello,visto che mia
madre non ci sopportava piu',siamo entrati in un collegio.era un
collegio misto con piccoli bimbi e anche ragazzi piu' adulti.io ho
subito violenza carnale a quella tenera eta' da un bastardo
pedofilo,anch'esso era in collegio.questo per diversi mesi,compii 6
anni e .per problemi di cuore, mia madre fu costretta a levarmi da
quel collegio.naturalmente nessuno sapeva nulla dell'accaduto perche'
era tale la mia paura dalle minacce che ricevevo da quel ragazzo, che
mi era impossibile parlarne.divenni una bimba triste ed impaurita ma
mia madre non si preoccupava molto di questo e sosteneva a tutti che
io ero terribilmente timida. tenni dentro di me questo orribile
segreto.all'eta' di 17 anni venni violentata di nuovo da un
negro.anche questo episodio tenuto segreto fino all'anno scorso.
Io sto malissimo.e' vano l'aiuto che io ho avuto e che ricevo anche
tutt'ora dagli psichiatri.ho tentato piu' di una volta il suicidio
perche' era tale la disperazione che non ce la facevo piu'.ho spesso
sonno durante il giorno.piango molto spesso anche senza motivo,sono
demotivata verso la vita,ho la mania che la gente possa parlare male
alle mie spalle,sono piena di paranoie(ho per esempio il terrore del
telefono che squilla perche' non so chi puo' essere),ho un'ansia
terribile,senso di svenimento,tachicardia,mani fredde e formicolio,a
volte parlo in modo assolutamente incomprensibile nel senso che so
quello che voglio dire ma escono parole senza senso,ho spessissimo
attacchi di diarrea dal nulla,non ho autostima per me stessa,soffro
spesso di emicranie,ho paura a restare da sola in casa,ho sempre
bisogno che il mio uomo mi faccia delle coccole e mi faccia capire
che mi ama veramente,desidero fortemente morire.ho problemi con il
mio lavoro,mi tremano le mani quando devo suonare in pubblico e mi e'
tanto difficile controllarmi,spesso non ce la faccio.mi dicono che
sono un enorme talento artistico,mah...
Eppure ho una buonissima memoria,memorizzo con estrema facilita'
qualunque tipo di partitura.soffro di una depressione che a volte e'
davvero devastante,non ho piacere ad uscire di casa.spesso non riesco
bene a respirare.nulla mi rende felice veramente.ho provato farmaci
di ogni tipo...mi era stata diagnosticata una psicosi acuta,poi una
schizofrenia...non ci capisco piu' nulla...i farmaci mi fanno
dormire,ingrassare e ho il rifiuto di assonnarmi cosi' tanto perche'
ho bisogno di poter studiare,il pianoforte e' la cosa piu' importante
per me per potermi esprimere...attualmente assumo dalle 30/40 gocce
di xanax in tre somministrazioni giornaliere,assumo trittico 75...ma
non sto bene.non riesco avivere una vita tranquilla...e in
fondo...che senso ha vivere una vita cosi',la morte potrebbe
liberarmi da questo incubo...avro' avuto almeno 25
pschiatri,pscicologi ,analisti...ma nulla.
Cosa posso fare?ho sempre qualche presentimento sinistro che mi
turba...se potete darmi un aiuto,anche piccolo, ve ne sarei
grata.almeno che io possa avere qualche piccola speranza che nella
vita esistono anche altri stati d'animo.temo che io mi stia
rifugiando sempre di piu' nella musica perche' lei non mi da'
angoscia.ve ne prego, datemi una mano.grazie.
Cara
Sabrina, la vita non finisce perchè gli altri sono dei
violenti o degli incredibili seviziatori.
L'esistenza è, comunque, un dono che va preso e sfruttato,
sapendone cogliere i lati positivi senza lasciarsi straziare dai
drammi che ci capitano.
Io credo che la tua storia per quanto complicata e zeppa di piccole e
grandi incertezze possa trovare una dimensione di
accettabilità, attraverso un' elaborazione adeguata che ti
consenta, in un'analisi attenta e fattoriale, di corroborare i tuoi
meccanismi di difesa e la tua capacità di fronteggiare le
situazioni peggiori. Il mio consiglio è, perciò, di non
limitare il tuo tentativo di sedare l'ansia ad ingurgitare dei
tranquillanti, ma piuttosto che tu attui qualcosa di più
importante, incominciando al più presto una psicoterapia.