Disturbi dell'alimentazione (014156)
Claudia, 21 anni
Soffro da oltre un anno di disturbi dell'alimentazione, iniziati con una forma di anoressia e sfociati in una bulimia nervosa. Studio psicologia,avevo una relazione tormentosa con un ragazzo possessivo che mi ha allontanata dalle mie amicizie e da tutto ciò che definivo il mio mondo. Aveva la brutta abitudine di farmi sentire inadeguata alle situazioni, ridicolizzandomi in ogni occasioni. Ho tentato una terapia, ma l'ho interrotta dopo poche sedute. Ho analizzato la mia situazione e penso di essere risalita alle cause dei miei disturbi, che però non cessano. Anche oggi che sto con un ragazzo favoloso, che supporta ogni mia scelta e mi fa sentire la sua principessa. Non potrei chiedere di più, eppure i miei disturbi continuano e sento che la situazione si aggrava sempre di più.
Cara Claudia, mi spiace essere noiosa e ripetitiva, davvero. Ma se hai letto
altre lettere di questa rubrica, dedicate al disturbo alimentare, avrai già
letto ciò che penso. Bisogna farsi aiutare se si vuole uscirne. Da soli
è impossibile, o si diventa cronici o si muore. Purtroppo le persone
che si hanno accanto, per quanto ben disposte e amorevoli, non possono capire.
E' una malattia molto grave, trascinata per decenni da molte donne, con conseguenze
nefaste. Se chiedevi un consiglio il mio è di prenotare una prima visita
in un centro ospedaliero di terapia dei DCA (disturbi comp alimentare), sono
molto diffusi e ci sono ormai presso qualunque ospedale pubblico e privato.
Se ti rivolgi al pubblico il servizio è fornito dalla mutua, dunque godi
di un'esenzione dai farmaci e dalle terapie psicologiche. Oltretutto studi psicologia,
dunque capisci bene il motivo del mio allarme.
Se hai bisogno di informazioni sui centri puoi scrivere di nuovo a me. Un bacio
( risponde la dott.ssa Camilla Ponti )
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