droga e alcool (007177)
Antonio, 24 anni
Sono una ragazza di 25 anni, vi scrivo perchè sono molto preoccupata
per il mio ragazzo, antonio, vorrei aiutarlo ma non so
come,sono molto confusa e temo di peggiorare la situazione.
Stiamo insieme da eanche un mese, ma lui si è legato a me profondamente,
e credo che, oltre il fatto che provi nei miei riguardi sentimenti sinceri,
sia così vicino a me per uscire dai suoi problemi, per scappare o salvarsi..non
l'ho ancora capito..
Anche io sono molto legata a lui. Ha iniziato a drogarsi con stupefacenti di
ogni tipo(soprattutto cocaina ed qualche volta eroina-ma mai x endovena-)sin
dall'età di 15 anni e fino a qualche mese fà, con qualche recente
sporadico episodio in momenti particolarmente bui(la fine della sua ultima storia).iniziò
a drogarsi quando il padre, che lo aveva abbandonato e che non aveva mai conosciuto,un
bel giorno si presentò a casa sua chiedendogli se voleva andare a vivere
con lui..
antonio allora,ripeto, aveva solo 15 anni.. lui gli rispose di no,dov'er a stato
tutto quel tempo?e il padre sparì nuovamente, lasciandogli ancora una
volta l'ennesimo vuoto. ha vissuto a lungo con la madre,ex hippie scappata dalla
sua famiglia mafiosa,la quale poi iniziò una convivenza dalla quale nacque
la sorella di antonio,che ora ha 15 anni.adesso vivono tutti e 4 insieme,il
nuovo papà riesce solo a chiamarlo 'babbo',dice,ma gli vuol bene ed è
molto legato alla madre e alla sorellina.
La madre ora è invalida in seguito ad un intervento mal riuscito.Accenna
a situazioni 'a cui non vuole neanche pensare' che riguardano i parenti(credo
del'babbo',i quali sicuramente non lo hanno mai accettato come nipote)e dice
che suo padre non gli manca ma che certi vuoti non riuscirà a colmarli
mai.
Adesso lavora,studia, suona la chitarra,ama lo sport,la musica e divertirsi,ma..ha
sostituito alla droga l'alcool.. da quando ha smesso con gli stupefacenti beve
tantissimo, ma dice di non sentire
la necessità di bere,quindi questo forse vuol dire che non è ancora
alcolizzato .. però beve come una spugna.
Da quando ha iniziato a parlarmi dei suoi problemi,e con me parla veramente
moltissimo, io ho cercato di stargli vicina, di cercare di aiutarlo a guardarsi
dentro e vedere e capire quei vuoti che sente ma che non riesce ad accettare..dice
che è sempre scappato dai suoi problemi,che li ha sempre affrontati stordendosi
e che si sente vigliacco..da quando stiamo insieme,quindi da quasi un mese,
beve pochissimo,la droga non la usa più ovviamente, solo qualche birra
e ogni volta che vorrebbe farsi un goccetto di più, dice che pensando
a me gli passa via tutto..dice che mi ama e che è felice con me,che ci
voleva finalmente qualcuno che gli facesse mettere la testa a posto e che sono
la persona giusta per lui.. ma io ho paura..e se finisse tra noi?cosa gli accadrebbe?mi
ha sostituito con l'alcool?
io non sono una psicologa o un medico,non so se gli dico cose giuste, cerco
solo di farlo ragionare, di aiutarlo a guardarsi dentro,e lui dice che vuole
farlo ma non da solo,vuole farlo con me.. ma non vorrei peggiorare tutto,cosa
faccio?dovrei consigliargli di andare in uno di quei centri per disintossicarsi?e
come la prenderebbe?noi non abitiamo nella stessa città, i km che ci
separano sono
tanti e li colmiamo stando ore ed ore al telefono..la settimana prossima dovrei
andare da lui e a 4 occhi vorrei parlare meglio di tutte queste cose e prendere
insieme qualche decisione..ma quale?che faccio?e soprattutto ce la possiamo
fare da soli?che gli dico?e come affrontare questi discorsi?io l'ho sempre fatto
con dolcezza e ogni tanto con durezza..ma farò bene?
e poi ho notato che la droga gli ha davvero rovinato il cervello..ma mi chiedo,
è irreversibile?ha difficoltà a ricordare,a capire i discorsi
a volte, a ragionare,è distratto..e poi ha sempre freddo e gli sudano
le mani perchè dice che è emotivo..di notte ho notato che nel
sonno trema..non abbiamo fatto ancora l'amore e gli ho chiesto di fare il test
hiv (ho un pòdi paura del suo passato e delle
malat tie),dice che lo farà..ho fatto bene?
è così dolce e bisognoso d'affetto con me, che a volte non lo
riconosco quando mi racconta le cose che gli capita di fare ancora e che sembravano
solo cose del suo passato..per esempio una volta ha fatto a botte ma x difendere
un amico ubriaco,dice(gli amici che ha sono tutti di vecchia data,gente che
si droga,beve,spacciava,che è finita in galera,che come lui rubava per
avere i soldi per la droga..),oppure rubacchia qualcosa se il prezzo è
ingiusto, dice che gli spiace che hanno beccato e arrestato un suo amico spacciatore..eccetera..ma
non dovrebbe aver detto di no ormai a tutto ciò se ha deciso di uscirne?non
so, forse succede perchè come dice lui, 'ancora è dentro il vortice'..
queste contraddizioni mi spaventano e a volte mi sento così diversa da
lui..che faccio?aiutatemi, vi prego..i primi di ottobre dovrei prendere il treno
per raggiungerlo..vorrei prenderlo con qualche risposta
in più ..non voglio che butti ancora la sua vita così..
grazie in anticipo...roberta
Cara
ragazza credo che tu ti senta molto angosciata dalla situazione esistenziale
del tuo ragazzo tanto che la lettera è molto lunga e traspare tutta la
tua preoccupazione x una situazione che è sicuramnte al dilà delle
tue forze riuscire a a
contenere o anche soltanto capire... credo che se non deciderà il tuo
ragazzo di andare presso una comunità o un centro di riabilitazione x
tossicodipendenti .. debba comunque andare tu presso uno psicologo e fare dei
colloqui x capire come poter uscire da una situazione tanto complessa e anche
come mai ti ci sei trovata .
Credo che il tuo ragazzo stia veramente molto
male .. e non c'è un unico rimedio o un modo migliore x stargli vicino..
lui deve curarsi e basta x ora mi sembra piuttosto urgente..
Semmai prova a convincerlo di questo.. Ciao e auguri
D.ssa Tina Carone
( risponde la dott.ssa Tina Carone)
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