La mia sanità mentale sta vacillando parecchio (161039)
L , 16
Gentile Dottore,
ci vorrebbe un libro intero per spiegare dettagliatamente quello che in questo periodo (circa un anno) sto provando.
Iniziamo da ottobre dell'anno scorso, in cui ho fumato la prima sigaretta, in cui ho avuto il mio primo approccio con qualche droga leggera che non si è rivelata assolutamente nociva e non mi ha creato dipendenza, ma quando ero come si suol dire "fatta" mi prendevano le paranoie e mi sembrava di essere spiata costantemente, 24 ore su 24.
Quando ero lucida, dovunque mi trovassi, nella camera, in cucina, in bagno, dappertutto, mi sembrava di essere spiata. Ho smesso quindi di fumare quella roba, ma le paranoie non sono mai svanite.
Le ho tutt'ora e si sono accentuate parecchio, ma ormai riesco a conviverci. Il secondo problema, a mio parere molto più grave con cui non so davvero che fare, è che sembra io abbia due vite: quella che penso di vivere e quella che vivo davvero. Come se mi creassi un'altra versione dei fatti per rimpiazzare quella vera.
Faccio una cosa che magari non avrei voluto fare, me ne dimentico totalmente, e la mia mente elabora tutta un'altra storia per rimpiazzarla. Quindi non so mai cosa faccio davvero, è come se vivessi sospesa tra il sogno e la realtà.
Una volta è capitato che ero convintissima di aver passato la giornata da sola a casa e mi ricordo perfettamente di aver fatto tutti i compiti, ma il giorno dopo un mio amico mi fa "ieri sono stato benissimo da te, però la prossima volta il film lo scelgo io".
Ero rimasta letteralmente sconvolta, credevo che mi stesse prendendo in giro, ma controllando la telecamera che ho vicino al cancello di casa, ho visto effettivamente lui che bussava e che entrava.
Io sto letteralmente impazzendo non sono sicura più di niente. Non so più niente e tutta questa vita mi sembra assurda, irreale, inesistente.
Ho paura di me stessa, di quello che potrei fare e dei giochetti che il mio inconscio, subconscio e il resto potrebbero giocarmi. Ho bisogno di aiuto, questa è la prima volta che ne parlo a qualcuno, spero di ricevere la risposta al più presto. Grazie
Mia cara,
capisco che sia agitata, sconvolta ma soprattutto spaventata da tutto questo. In effetti, sembra proprio un brutto incubo.
Capita spesso che l'alcool o le sostanze stupefacenti, di qualunque tipo, facciano emergere dei disturbi intensi e persistenti, dei disagi veramente forti, come è successo a lei.
Queste sostanze hanno non la responsabilità diretta dei malesseri, ma la responsabilità di far emergere dei conflitti inconsapevoli, fino ad allora silenti, ma già esistenti.
Per cui, può capitare che dopo una cosiddetta "innocente canna", si scateni il pandemonio.
Mi sembra che stia soffrendo molto e anche da un bel po' di tempo!
Ha tenuto veramente tanto per avere solo 16 anni!
Mi pare anche che il tema dell'essere spiata e controllata, non sia solo suo, ma derivi anche dalla sua famiglia. Avere la telecamera al cancello di casa, ci mostra un clima familiare di controllo e di sfiducia verso il mondo e verso sé stessi.
Lei parla di un libro, necessario per spiegare ciò che prova e questo mi dice che lei ne ha da raccontare! Che deve avere mille sensazioni, emozioni, pensieri, ricordi, confusioni, mi pare quindi che sia necessario uno spazio dove riunire tutto ciò, dove mettere insieme e dare un contenimento e un senso a tutto questo suo vissuto.
Del resto, essere adolescenti di per sé, predispone a mille sconvolgimenti, preoccupazioni, cambiamenti, ansie del futuro.
Penso che l'unico modo che abbia per uscire da questa situazione, sia quello di parlare chiaramente ai suoi genitori, di spiegargli cosa sta succedendo e di chiedere loro di aiutarla a trovare uno specialista per una consulenza psicologica.
Il primo passo è che lei rompa con questo clima di sfiducia e si fidi, prima di tutto dei suoi genitori, che sono le prime persone che possono sostenerla e aiutarla, emotivamente e praticamente.
E per fare questo, deve indubbiamente fidarsi di sé e del fatto che può trovare una soluzione a tutto questo malessere. E' importante che lei lo faccia a breve e che si renda conto che ci vorrà tempo e impegno, ma se vuole, le cose troveranno un nuovo equilibrio.
Un grande abbraccio!
(Risponde la Dott.ssa Costantini Sabrina)
Pubblicato in data 15/10/2012