Violenza psicologica [1597867471153]
morgana, 20 anni
Buonasera,
spero di ricevere una risposta nonostante l'ultima domanda dell'argomento risalga al 2017.
Credo che mio padre 'faccia' degli abusi psicologici su tutto il resto della famiglia.
Ci insulta continuamente quando diciamo qualcosa che va contro la sua opinione, ha detto più volte che la mia opinione non vale niente (tanto
ad arrivare ad un punto, che non mi scorderò mai, in cui mi disse 'io ti dico che sei stupida perché meriti di saperlo).
Oggi abbiamo avuto un'altra discussione sulla questione della patente e ha continuato a dire come io sia un'incapace, che sono un'ingrata perché non voglio fare delle guide anche con lui (perché mi urla sempre contro ed ho paura di guidare con lui), che a quello che pensa lui non ci pensa mai nessuno e che sia io che mia madre dovremmo solo baciargli i piedi ed andare a lavorare.
Arriva spesso a minacciarmi anche di picchiarmi, senza mai farlo veramente, cosa che invece so che ha fatto in passato con mia madre. Ha inoltre verso di lei dei comportamenti maniacali, certe volte crede (cosa assolutamente non vera) che lei abbia un amante e la minaccia di ucciderla. Dopo ogni litigata con lui poi non ci parla per quasi un mese e non ci dà soldi per mangiare perché vuole che glielo chiediamo, per sentirsi grande e magnanimo.
Poi dopo un po' si calma da solo e tutto torna normale.
Ho 20 anni e studio, mia madre non lavora siccome per scelta di entrambi mentre lui lavora lei si è occupata di me e del mio fratellino (decisione che ora, dopo anni, lui dice non sia mai esistita) e ho paura a fare qualsiasi cosa perché senza di lui ci ritroveremmo senza soldi e con una minaccia vicino.
Scusate gli errori di grammatica, sto scrivendo dopo una 'litigata' e sono ancora piuttosto scossa. Potete consigliarmi cosa fare?
Sono io ad essere troppo fragile? Dovrei solo accontentarlo?
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Cara Morgana,
le ultime parole della sua lettera mi fanno capire quanto profondamente sia andata a segno la violenza psicologica che lei ha subito e continua a subire, una manipolazione emotiva che la fa sentire fragile, impotente e destinata a rinunciare a se stessa.
Tutto il resto della lettera, o per meglio dire, il fatto stesso che lei l'abbia scritta, però, mi fanno capire quanta forza e quanta voglia di cambiare la sua vita è rimasta dentro di lei anche attraverso tutto ciò che lei e sua madre avete subito.
Moltissime donne vittime di violenza domestica nelle sue varie forme si trovano in una situazione di blocco simile alla vostra, con la paura e la mancanza di indipendenza economica che le mantengono legate all'uomo da cui vorrebbero fuggire. Per questo, fortunatamente, esistono molte associazioni che si occupano di aiutare le donne a 360 gradi, dal punto di vista legale, abitativo, economico, sociale e della sicurezza personale.
Potrebbe informarsi su internet rispetto alle associazioni operanti nella sua zona, o meglio ancora, chiamare il numero gratuito 1522, un servizio pubblico attivato dalla presidenza del consiglio dei ministri dipartimento di pari opportunità. Un'operatrice specializzata vi ascolterà, vi consiglierà e vi fornirà ogni informazione utile, in modo che poi possiate scegliere e decidere se e come intraprendere un cambiamento.
Vi faccio i miei migliori auguri.
dott.ssa Elisabetta Ranghino
Pubblicato in data 21/08/2020
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