Pubblicità

autolesionismo e disturbi alimentari ( 164518 )

0
condivisioni

on . Postato in Disturbi alimentari | Letto 1119 volte

1 1 1 1 1 Votazione 0.00 (0 Voti)

Giulia, 24

Gentile dottore,
sono una ragazza di 24 anni che studia, ha amici, una famiglia unita e tutto quello che si possa desiderare. Nonostante questo mi sento senpre mancare in qualche aspetto di me, sempre in colpa per qualcosa e sempre in ansia perché non vorrei deludere nessuno. In realtà credo che la persona che deludo più di chiunque altro sono io stessa perché alterno periodi di relativa tranquillità a periodi in cui mi faccio del male in tutti i modi, entrando in un circolo vizioso: infatti comincio rompendo dei brufolini che nemmeno si vedrebbero se li lasciassi stare e non li lascio in pace facendomi delle ferite vistose e anche dolorose sul corpo e sul viso; poi mi sento in colpa e inizia un senso di panico perché non riesco a nasconderle (soprattutto in faccia) e so che tutti mi faranno mille domande su cosa mi sia successo, oltre ad essere bruttissime; passo tanto tanto tempo davanti allo specchio a guardarle chiedendomi perché l'ho fatto di nuovo; passo tanto tanto altro tempo a mettere fondotinta su fondotinta (praticamente tra una cosa e l'altra mi occupa mezza giornata);  mangio nervosamente per cercare di calmarmi, abbuffandomi con qualunque cosa trovi in giro, preferibilmente grassa o dolce; questo mi fa venire degli altri brufoli e degli altri sensi di colpa, e così via. In questo momento sono in erasmus e stavo bene fino a una settimana fa, quando da un momento all'altro mi sono sentita tristissima e sono ricaduta in questo buco nero. Non so come fare per uscirne, so che prima o poi passerà anche questa volta ma sono terrorizzata al pensiero che tornerà, come ormai da anni..sono molto stanca e provata da questa limitante situazione...non c'è qualcosa che posso fare o pensare in questi momenti per cercare di essere più razionale e più tranquilla? Grazie, spero davvero che possiate aiutarmi..



Cara Giulia,
nella tua mail nomini una serie di vissuti emotivi che ti producono sofferenza. Oltre ai vissuti emotivi nominati descrivi una serie di comportamenti che utilizzi al fine di gestire questi momenti. Per poterti aiutari sarebbe necessario capire come si attivano questi vissuti emotivi infatti da quanto scrivi sembra che tali emozioni si attivino casualmente (per esempio mi scrivi che all'improvviso ti sei sentita "tristissima"). In realtà un vissuto emotivo si attiva a seguito di una serie di pensieri, spesso automatici, che si susseguono nella mente. Quello che dovresti capire è quali pensieri determinano i tuoi vissuti emotivi e affrontarli inoltre dovresti capire per quale motivo utilizzi i comportamenti descritti (per esempio strizzare i brufoli) e sostituirli con altri comportamenti più adeguati e meno dannosi. Per fare queste operazioni necessita una guida più specifica e delle interviste, ti consiglio di parlarne con uno Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo Comportamentale.
Saluti Mirko Dai Prà

 

(Risponde il Dott. Mirko Dai Prà)

 

Pubblicato in data 21/05/2014

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

informarsi sul web, quando si ha un problema psicologico

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Sindrome dell’arto fantasma

Il dolore della Sindrome dell'arto fantasma origina da una lesione diretta o indiretta del Sistema Nervoso Centrale o Periferico che ha come conseguenza un...

Pediofobia

La pediofobia è definita come una paura persistente, incontrollata e ingiustificata nei confronti di bambole e burattini. Da sempre infatti le bambole sono usa...

ALESSITIMIA (O ALEXITEMIA)

Il termine alessitimia deriva dal greco e significa mancanza di parole per le emozioni  (a = mancanza, léxis = parola, thymόs = emozione ).  Esso vien...

News Letters

0
condivisioni