bulimia (162711 )
Ali Joselyn , 19
Gentile Dottore,
ho 19 anni e circa da un anno e mezzo soffro di disturbi alimentari. E'
cominciato tutto nel 2010 quando ho perso 15 kili e avevo 17anni. Non so
cosa sia partito nella mia testa ma ho cominciato ad amarmi e a
prendermi cura di me stessa una volta raggiunto l obiettivo di 55kg pero
volevo andare oltre cosi persi altri 3kili ma col passar del tempo è
diventata una lotta non piu un piacere, voglio tenere sotto collo il mio
peso ma quando qualcosa mi sfugge mi abbuffo, ormai è da un anno e mezzo
e psicologicamente sono distrutta.
Ho ammesso la malattia a me stessa a mia madre e mia sorella e pensavo
che una volta ammesso la malattia sarebbe stato meglio,purtroppo però mi
son resa conto che ammettere la malattia è solo il primo passo, allora
mi chiedo quali sono i successivi passi? sono in grado di guarire? io
sono una ragazza molto insicura ma il giudizio che la gente ha di me é
che sono superficiale menefreghista in realta ho solo paura ad esternare
le mie emozioni i miei sentimenti, non so se questo possa avere a che
fare con la bulimia... io penso di si.
Cara Joselyn ,
da quanto descrivi sei nella trappola del disturbo alimentare: spesso si parte con il desiderio di perdere dei Kili poi ci si trova in una situazione di magrezza evidente tuttavia a quel punto si desidera dimagrire di più e non si è più padroni delle nostre scelte perchè ogni comportamento è rivolto non a mantenere un peso basso ma a dimagrire sempre di più. Quindi tutte le nostre risorse sono dirette a monitorare gli alimenti introdotti, le calorie che questi apportano e la forma fisica che ne deriva. Sicuramente l'ammissione di avere una malattia è il primo passo ma per i disturbi alimentari non è sufficiente e c'è bisogno del supporto dei professionisti. In particolare la terapia di elezione per il trattamento dei distrubi del comportamento alimentare è quella Cognitovo-Comportmentale quindi ti consiglio di contattare al più presto un terapeuta ad indirizzo Cognitivo Compoartamentale che ti aiuterà anche ad affrontare i probliemi emotivi di cui hai fatto cenno.
Saluti, Mirko Dai Prà
(Risponde la Dott. Mirko Dai Prà)
Pubblicato in data 031/07/2013