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Lavoro e rapporti privati (50675)

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on . Postato in Lavoro | Letto 841 volte

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Anna Maria,45 anni, 11.06.02

Non saprei da dove iniziare. So solo che mi si ritorce tutto contro.Soffro di mania di vittimismo? Così mi dicono tutti .Ma allora perchè reagisco, alzo la voce , mi irrito e mi sento male se qualcuno mi aggredisce o vuole approfittarsi di me e della mia disponibilità.

Da anni che mi sento dire:ma come è buona, ma quanto è brava...sempre una mano per tutti.Non soffro di invidia soprattutto nel mio lavoro perchè sono sicura di me stessa e di quanto io valga (Insegnante scuola media:Ed.Artistca)ma allora cosa c'è che in me non va ? Mi manca la "magia della parola", non ho quel carisma che molte persone hanno.Quando parlo io sembra che parli la scema di turno anche se tutto quello che dico in fondo è la verità, non so usare il tono giusto forse? Ho poco tempo qui e poco spazio ma ho già sofferto in passato di ansia e depressione e sono 2 anni che ho l'esofagite da reflusso.Il mio compagno mi dice che sono una "carta" e che non so farmi rispettare. La mia Preside? Sto dalla mattina alla sera a lavorare per la scuola e per i progetti e se qualche volta dico di no lei inizia a strillare ed io reagisco allo stesso modo.Mi hanno tolto il laboratorio perchè l'insegnate di musica ha detto "no", mi hanno fatto cambiare il laboratorio perchè l'insegnate di musica ha detto "no". Ho provato addirittura a chiedere scusa ma in effetti non so per che cosa. Mi trovo sempre più sola a lavorare con persone ipocrite che non hanno il coraggio di affrontare la Preside e cercano sempre di farmi esporre in prima persona.Il mio passato ? A 19 anni ,ancora vergine, violentata dal marito della Sig.ra dove facevo la baby-sitter, mio padre l'ho perso a 23 anni, i ragazzi stavano con me e poi dopo un mese ciao. Da 8 anni sto con un uomo di 19 anni più grande di me , è stata molto dura perchè ha cercato di farmi il lavaggio del cervello e qualche volta ha usato anche le maniere forti (per il mio bene) perchè sono additata come la "puttana". Ora ha gettato le armi, la sua terapia è stata buona solo per farmi capire di come gli uomini si siano approfittati di me , ma per il resto.... Ha un intercalare che mi dà fastidio e spesso litigo perchè lo sento come una mancanza di rispetto nei miei confronti ma lui dice che sono permalosa e senza personalità. Basta !Non ho il coraggio nemmeno di farla finita. Aiutatemi ad avere un comportamento grazie al quale io venga calcolata primo come persona e poi come insegnante. Grazie

Saluti Anna Maria

 


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Cara Anna Maria, hai perso la "centralità" della tua vita e probabilmente se ne è andata via con quella violenza che hai subìto tanti anni fa. Il tuo ritiro e la tua incapacità di segnare il confine del tuo "spazio vitale" sono tra le conseguenze di una situazione traumatica che non è stata mai elaborata veramente. I tuoi meccanismi di difesa nei confronti dell'estraneo sono ridotti ai minimi termini e non sono sufficienti ad arginare le "prepotenze" degli altri. Prevale nelle tue parole un grandissimo e doloroso senso di impotenza; devi incominciare a credere di più in te stessa e soprattutto "alzare degli steccati", che ti riparino dalle intemperie quotidiane ed impediscano agli altri di oltrepassarle. Devi avere più fiducia nella solarità della vita, ma devi altrettanto saper difendere con energia la tua casa, e se è necessario sfoderare tanta aggressività a tua volta. Litigare e alzare la voce sono reazioni ad un profondo malessere, ma non servono a niente; quel che devi fare è riorganizzare l'approccio alla relazione e saper dare il giusto peso agli altri e a te stessa.

 

 

 


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