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Disturbi del sonno nel bambino in età scolare (147345)

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Veronica, 32

 

Gentile Dottore,
ho una figlia di 7 anni e 1/2 che deve iniziare la terza elementare.
Sono separata da tre anni ed ho un buon rapporto con il padre di mia figlia. La separazione è stata consensuale e la bambina non ha mai vissuto situazioni di conflitto, è libera di vedere il padre quando vuole e si sentono quotidianamente per telefono.
La bimba vive prevalentemente con me e rispettiamo le disposizioni del giudice per weekend e periodi di ferie. Il padre al momento della separazione aveva una relazione e ha avuto subito un altro figlio dalla sua compagna, con la quale vive in quella che era la casa coniugale (mi sono allontanata io per incompatibilità con la suocera che è la proprietaria della casa).
La separazione è avvenuta a febbraio 2009 ed il bambino è nato a gennaio 2010.
Mia figlia apparentemente ha accettato di buon grado la nascita del fratellino (che io non ho mai visto nè conosciuto, così come la compagna del mio ex marito)e va dal papà volentieri.
Non ha mai avuto problemi a scuola (ha un rendimento molto buono, così come il comportamento)ha molte attività extrascolastiche (delle quali mi occupo esclusivamente io)ha un carattere solare e socievole ed è molto richiesta da amici e compagni di scuola.
Da qualche mese tuttavia manifesta un comportamento notturno anomalo. Premetto che è sempre stata una bambina vivace con un sonno agitato (difficoltà nel rilassamento alla sera, addormentamento difficile con rituali della buonanotte lunghissimi: bagno per lavarsi-favola della buonanotte-ninnananna-carezzine varie...tempo circa mezz'ora/quaranta minuti, tuttavia le ho insegnato a dormire da sola nella sua cameretta sin dalla nascita, e lei chiede buoi pesto e porta chiusa di notte perchè ogni rumore o luce la sveglia).
Si addormenta senza difficoltà (orari regolari del sonno; va a letto alle nove, si alza alle sette) ma dopo quattro ore cominciano i risvegli (a volte si alza dal letto, ma più spesso la trovo seduta) lei urla, mi chiama... piange... dice cose senza senso e poi improvvisamente si riaddormenta.
La cosa si ripete fino a quattro-cinque volte per notte e poi al mattino non ricorda niente.
Assieme abbiamo comprato le goccette di melatonina che per lei hanno un effetto placebo e si aggiungono ai suoi rituali e nell'ultimo mese è andata molto meglio (qualche notte non si sveglia mai).
Adesso però è col papà 15 giorni e a casa sua succede molto più frequentemente, nonostante rituali e goccette, si sveglia sette-otto volte; e lui a volte la porta a dormire dagli zii dove tutto questo non succede....non è successo neanche al mare con me...devo pensare che a casa col papà viva dei conflitti che manifesta inconsciamente?
E' un comportamento normale? Come mi devo comportare e affrontare l'argomento in modo delicato?

Gentile Signora,
sembra che il disagio notturno di sua figlia si stia strutturando come un vero e proprio sintomo, probabilmente espressione di una difficoltà diciamo affettiva che sua figlia riscontra nella quotidianità.
Non credo che il punto sia indagare su quali magagne accadano all'interno del menage famigliare del suo ex marito, quanto piuttosto riconoscere che questa difficoltà nel sonno è espressione di un disagio, difficile da comunicare in altri modi probabilmente.
Ritengo che possa essere opportuno rivolgersi a uno psicoterapeuta dell'infanzia, che potrà aiutarvi a capire meglio quali sono le difficoltà della bambina e aiutarla a stare meglio.
Cordiali saluti

 

(Risponde la Dott.ssa Di Febbo Vittoria)

Pubblicato in data 03/09/2012

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