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Rosaria, 32 anni

Gentile dottore sono a chiederle una consulenza, da 16 mesi a questa parte purtroppo vivo in una situazione non brillante tutto comincia quando mi e' arrivata la seconda bimba, una bimba che mi ha dato problemi dall' inizio, per non dimenticarci che io non ero pronta ad avere un'altro figlio.
Comunque una volta arrivata mi ha tolto la pace definitivamente, e' una bimba a mio vedere iperattiva, non mi ascolta, e' pericolosa non si distrae con niente, non capisce una passeggiata tranquilla in un passeggino, se
andiamo a fare la spesa pretende di stare a terra e di toccare e rompere tutto, se andiamo in macchina non sa cosa significa stare seduta nel seggiolino, e cosi' via...... questo suo modo di fare e di cmportarsi mi ha distrutto i pensieri, si immagini che non vorrei neanche andare in vacanza in quanto so che si trasformerebbe in una vera e propria tragedia, pero' io ho anche un'altro figlio di 5 anni quasi che e' l'opposto di sua sorella: tranquillo, ubbidiente, non un elemneto pericoloso e questo da quando e' nato.
Io in tutto questo non mi sento bene, vivo in uno stato di angoscia totale di nervosismo, sto da 4 giorni con dei mal di testa e crampi allo stomaco che non riesco ad attutire, la prego dottore, mi risponda, come posso fare perche' questa situazione possa cambiare? Grazie per l'attenzione e le porgo distinti saluti.

Gentile signora, l'arrivo di un figlio rappresenta sempre un momento delicato per la vita di una donna, rappresenta in qualche modo la "rottura" di un equilibrio, la ridefinizione di spazi fisici ma anche e soprattutto mentali. Nuove reasponsabilità, nuovi impegni. Se a tale evento non ci si sente pronti e sufficienetemente preparati, ovviamente diventa tutto molto più difficile, non riusciamo a cogliere tutta la parte bella dell' evento nascita. Ovviamente se non siamo pronti ad accogliere e ricevre il nuovo arrivato, la relazione non sarà serena, si innescheranno meccanismi e circoli viziosi che renderanno tutto molto difficile con probabili difficoltà per il piccolo ma anche per lei.
Sarebbe utile a mio avviso che lei si rivolgesse ad un esperto per affrontare insieme le difficoltà legate a tale condizione. Mi sembra infatti difficile che lei da sola in questo momento possa superare tale momento critico.

( risponde la dott.ssa Tiziana Liccardo )

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