Minore di colore (143540)
Gianluca 35
Buongiorno, sono padre adottivo di un minore di 6 anni di colore. Sebbene il percorso dell'adozione mi abbia preparato e fatto crescere affinche io potessi affrontare in modo deciso tutte le avversita che quel percorso prevede, 3 giorni fa ho dovuto affrontare un problema che tuttavia non credevo, in una citta multirazziale come quella in cui vivo, di dover affrontare. Mio figlio tornando a casa da scuola, piangendo mi riferiva di essere stato insultato da un suo amichetto circa il suo colore della pelle. Io da genitore ho fatto capire a mio figlio che probabilmente il suo amichetto gli ha proferito quelle frasi perche era solo un pò arrabbiato con lui e per lui in quel momento quel modo era quello giusto per offenderlo, ma che in fondo sicuramente non lo pensava, facendogli capire tra l'altro che al mondo siamo tutti uguali, indipendentemente dal colore della pelle e da altre caratteristiche fisiche, e che in tutti batte un piccolo cuoricino. Ho paura però che forse questa mia risposta, non sia stata molto esaudiente per mio figlio e che non abbia contribuito a dar lui, la sicurezza necessaria che un bambino adottato cerca nei suoi genitori adottivi. Secondo voi il mio è stato un comportamento giusto o meno? Vi ringrazio anticipatamente
Salve, ritengo che il comportamento sia stato appropriato perchè, prevalentemente,si ètrattata di una risposta di comprensione degli stati d'animo provati dal minore. Di fronte a emozioni così forti, che procurano certamente è una sofferenza e un malessere profondi, la risposta empatica è sempre quella idonea perchè trasmette accettazione dei vissuti emotivi ed è l'unica che può, con il tempo anche se non immediatamente, restituire un senso di fiducia e di stima. L'autostima può radicarsi maggiormente e consolidarsi solo se viene trasmesso un senso pieno, non condizionato, di rispetto e accettazione per tutto quello che è suo figlio. Questo non significa che per il futuro sarà immunizzato di fronte a tutti gli episodi di intolleranza che potranno presentarsi, ma sicuramente è una forma, seppure minima, di sostegno alla sicurezza psicologica del bambino.
Pubblicato
in data 24/08/2010
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