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Psicologia alimentare (145029)

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Sara 31

Buongiorno, sono una mamma di 31 anni con un bimbo di 5 anni a giugno. Vorrei un consiglio per come mi devo comportare nei riguardi di mio figlio. Le spiego quello che succede: mio figlio da piccolo, fino all'età di mesi 8, mangiava di tutto, poi per problemi di faringite, è stato ricoverato 1 settimana in ospedale, e uscito da lì ho fatto difficoltà a fargli mangiare tutto, Piano piano, ha eliminato dalla sua alimentazione il latte la carne i formaggi la pasta, praticamente quasi tutto. A distanza di qualche mese, ha ripreso a bere il latte con i biscotti ma il resto nulla. Ora, mio figlio ha quasi 5 anni e non prende nè il latte, nè pasta, nè verdure, praticamente mangia solo crocchette di pollo e patatine al forno. A volte, un pò di pane e cioccolata, crakers, ma nient'altro. Io provo a convincerlo, sia con le buone maniere sia magari ricattandolo sui giocattoli, mettendolo in punizione, ma niente. Non assaggia nemmeno il cibo, che dice già che non gli piace. Ho provato anche a lasciarlo a mensa a scuola, ma non tocca nulla. Fa lo stesso anche con le medicine, non prende neanche quelle da solo ma devo forzarlo, ed il più delle volte le "sputa". Quando ha la febbre alta solo supposte. Ho provato a portarlo in un centro per aver assistenza alimentare ma i tempi sono lunghi. Non so più cosa fare. Potete darmi un consiglio su come devo comportarmi? Grazie.

  Cara Sara, capisco la tua angoscia e paura di non riuscire a fare abbastanza, ma spesso i bambini sentono l'ansia che evocano i genitori e si comportano di conseguenza. Bisogna capire se questi problemi alimentari sono generati da difficoltà fisiche o da paure e dolori subiti per la faringite. Solo dopo essersi assicurati che non ha nulla di fisico allora si può pensare al rapporto col cibo e al rifiuto di determinati alimenti. Perciò ti invito a parlare prima con pediatri e dopo con pedagogisti che sono esperti nell'educazione dei bambini, penso possano aiutarti a capire certe dinamiche meglio di chiunque altro. Più il bambino si sente rilassato accettato e a suo agio più gli verrà appetito e voglia di assaggiare piatti nuovi, mentre se è teso e insicuro può essere portato ad alimentarsi sempre allo stesso modo per cercare rassicurazione e certezze. Spero tu riesca a trovare la strada giusta!

(Risponde la Dott.ssa Diana Baggieri)

Pubblicato in data 05/08/2010
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