Psicologia infantile (009453)
Un'amica mi ha confidato che i nostri 4 bambini (un maschio e una femmina ognuna) hanno fatto dei giochini, come "marito e moglie". Fin qui tutto nella norma. Il fatto che mi ha turbato è stato vedere la reazione della mia amica, di normalità verso i giochi del figlio con mia figlia (7 anni entrambi), di preoccupazione verso la figlia di 4 anni e mezzo che ha giocato con mio figlio di 9 anni (si sono guardati i genitali). Pur considerandoli normali c'è stata una particolare attenzione: non appena i bambini si chiudevano in cameretta, la mia amica scappava a controllare che cosa stessero facendo, giustificando il tutto che pur essendo normale tra i più grandicelli, non lo tanto è tra mio figlio e la sua, perchè la bimba è troppo piccola. Mi ha anche detto che il suo terapeuta ha asserito che non c'è nessun trauma per la bambina perchè è troppo piccola e perchè è stato un gioco reciproco e non forzato. Questo fatto mi ha turbato molto, scatenando un'aggressività che a stento riesco a contenere nei confronti di mio figlio. La sensazione che provo è come se vivessi mio figlio come se fosse un pedofilo. Ogni volta che la mia amica si precipitava in cameretta, mi sentivo in colpa per avere un figlio degenerato ed ero irritata con lui. E mi sento irritata anche nei confronti della mia amica che ha assunto quest'atteggiamento inquisitorio. E' normale che mio figlio abbia giocato con una bimba tanto più piccola? Vi ringrazio tantissimo per l'attenzione prestatami.
Gentile signora, i bambini frequentemente giocano prestando particolare attenzione
ai gichi erotici e maliziosi, anche se spesso poi l'intervento degli adulti
contribuisce a renderli ancora più maliziosi. E' abbastanza regolare
che i bambini prediliganno tale gioco, segno evidente che per loro non c'è
alcun problema scegliendolo. Sarebbe auspicabile che i genitori non intervenissero
in modo punitivo su tali giochi, poichè in questo modo potrebbero rischiare
di attivare fantasie e vissuti persecutori nei bambini, oltre che sentimenti
di colpa. Spesso, il vissuto di turbamento provato dai genitori rispetto a tali
atteggiamenti dei bambini viene proiettato dai genitori ai bambini i quali anche
quando crescono sviluppano nei confronti della sessualità sentimenti
e vissuti negativi. Forse si può far capire al bambino più grandicello
che l'amichetta che ha scelto per giocare non è proprio adatta alla sua
età essendo più piccola di lui, ma in modo dolce evitando di far
scattare nel bambino sentimenti di colpa per ciò che ha fatto.
( risponde la dott.ssa Tiziana Liccardo )
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