Psicologia infantile (1458)
Antonella, 34 anni
Ho una bambina di quasi quattro anni
che da un paio di mesi è diventata capricciosa. Premetto che ha iniziato
a frequentare la Scuola Materna a settembre 2004, alternando periodi tranquilli
a periodi di crisi, dicendo che non le piaceva andare alla scuola materna e
chiedendo ripetutamente perchè ci dovesse andare. Così le spiegavo
che il compito della mamma (impiegata) e del papà (artigiano) era di
andare al lavoro e il suo era di andare alla Scuola Materna.
In linea di massima
la bimba è sempre stata giudiziosa ed obbediante. In questo ultimo periodo,
come ho premesso, ha iniziato una sorta di ostilità nei miei confronti
che faccio fatica a contrastare e per questo chiedo a Voi quale sia il modo
migliore per agire. Il problema principale nasce da una insistente richiesta
di passare il suo tempo libero con la nonna paterna, rinunciando quindi a passarlo
con me e con il padre. La nonna è una persona molto giocosa e allegra
che le permette di fare tutto ciò che vuole, e quindi di commetere anche
dei piccoli disastri e di riderci su. La bambina circa due settimane fà
mi ha detto di voler bene solo alla nonna, quando le ho chiesto in modo tranquillo
il motivo mi ha risposto seraficamente "perchè lei non mi sgrida
mai". Ho cercato di spiegarle che a volte è necessario dirle quando
sbaglia perchè non si può fare sempre tutto ciò che si
vuole. Così ha iniziato una sorta di allontanamento da me e dai miei
genitori che pur giocando con lei ed accontentandola non evitano di sgridarla
quando è il caso.
Le insegnanti della Scuola materna, dopo l'ultima crisi
di gennaio, dicono che è bravissima, impara velocemente ed è molto
giudiziosa ed intelligente; gioca con i compagni ma si offende facilmente se
viene sgridata o richiamata. Mio marito impegnato in varie attività di
volontariato spesso non passa la domenica con noi, ma nell'educazione della
bambina siamo sintonizzati, non ci sono mai stati disaccordi su richiami ed
eventuali piccole punizioni. L'atteggiamento mio e di mio marito difronte ai
capricci della bambina sono stati da prima conprensivi, cercando di capire il
motivo, poi via via sono diventavano più insistenti, la nostra pazienza
si è affievolita. Così abbiamo pensato ad una linea più
dura, qualche punizione in più (per es. niente cartone animati, fino
a ieri quando io ho perso il controllo l'ho sgridata dicendole che ero molto
triste per il suo atteggiamento soprattutto perchè capivo che non mi
voleva bene.
Sò di aver sbagliato e per evitare nuovamente situazioni
di questo tipo mi premeva sapere se l'atteggiamento della bimba è una
fase normale della crescita o se sono sintomo di un disagio, preciso che subito
dopo aver fatto i capricci o aver ottenuto di stare dalla nonna, la bambina
che capisce di averci in qualche modo ferito, cerca subito di ottenere la nostra
approvazione attraverso il contatto, baci abbracci e parole. E' proprio in questa
fase che non sappiamo come comportarci: rifiutare questo atteggiamento riparatorio
o far finta di niente, accontentarla nelle sue richieste di passare il tempo
con la nonna anzichè con noi, o imporle di passare il tempo con noi anche
se piange e fa capricci. Un ultimo episodio che mi ha lasciata perplessa, ieri
mentre guardava il filmato del suo compleanno (2 anni) mi ha detto che non vuole
diventare grande ma tornare piccola. Questo credo sia dovuto al fatto che sono
nati altri cuginetti (Una bimba di un anno che abita vicina a noi e due piccoli
di 5 e 3 mesi che le hanno rubato un pò della nonna paterna.
Spero di essere stata abbastanza chiara nella presentazione del problema e Vi
ringrazio per l'attenzione.
Gentile signora, complimenti per
la chiarezza espositiva. Inizio subito con il dirle che l'atteggiamenbto della
bambina mi sembra di rabbia nei confronti dei genitori. Si evidenzia nella sua
lettera una certa ansia e senso di colpa che probabilmente la bambina, sebbene
in modo inconsapevole, ha colto e utilizza un comportamento tale da farla sentire
ulteriormente a disagio. Il ricatto morale della nonna paterna, è una
modalità che la bambina probabilmente ha individuato per far sentire
alla mamma come si sente lei rispetto al lavoro dei genitori. Probabilemente
la piccola sta cercando di attirare attenzioni ed è spaventata dalla
crescita poichè è come se associasse al diventare grandi perdere
dei vantaggi. Per qunato riguarda lo stile educativo da adottare, ritengo che
sia utile intervenire con delle punizioni quando le merita, e quando manifesta
la preoccuopazione di crescere, aiutarla a recuperare il senso della crescita,
che non vuol dire solo perdere delle cose, ma acquisirne altre. Ovviamente il
dialogo va impostato partendo da spunti che lei darà, come ho avuto modo
di notare nella sua lettera.
( risponde la dott.ssa Tiziana Liccardo )
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