Psicologia infantile (5546)
Matteo Manenti, 6 anni
Io e mia moglie, siamo
i genitori di Matteo, entrambi lavoratori turnisti; il bambino fin da piccolo
dimostratava difficoltà nell'esprimersi, nel socializzare con altri piccoli
e nel riuscire ad concentrarsi sia nel gioco che all'asilo.
Spesso parlava in terza persona ed ripeteva le frasi dei cartoni animati che
guardava alla televisione.
Spinti dal pediatra, (il piccolo aveva quasi 5 anni)siamo andati al reparto
di psicologia del Gaslini di Genova, dove al bambino veniva riscontrato un'intelligenza
pari a quella della sua età ma dei problemi comunicativi dovuti principalmente
al fatto che mia moglie essendo costretta a lavorare in qualsiasi ora del giorno,
provocava in lui un grosso trauma non ancora superato.
Su consiglio della dottoressa dell'ospedale abbiamo cominciato una terapia psicologica,
presso uno specilista privato, durata 6 mesi.
Questo provocava sia per il bambino che per noi stessi un grosso sforzo fisico
e mentale, in quanto lo studio del Dottore è molto distante dalla nostra
abitazione.
Dopo questo periodo di tempo, decidemmo di sospendere le sedute, in quanto lo
specialista diceva che il bambino era nettamente migliorato, grazie sopratutto
anche ai preziosi consigli che lo stesso ci aveva forniti.
Adesso, purtroppo, è arrivata la doccia fredda.
Il bambino ha fatto 5 gg di inserimento alla nuova scuola elementare (a settembre
inizia la prima)ed buttato a capofitto in un contesto completamente nuovo, con
compagni di scuola sconosciuti, il bambino deve avere colpito le nuove maestre
che ci hanno detto che c'è bisogno della maestra di sostegno.
Per questo ci siamo dovuti recare di nuovo al Gaslini dove il bambino è
stato rivisti dagli stessi specialisti che hanno fornito il seguente quadro:
Asse 1 sindrome non specificata da alterazione globale dello sviluppo psicologico
( F 84.9)
Asse 3 ritardo mentale lieve (F 70)
Ora, per cortesia, vorremmo avere qualche informazione più precisa sulla
malattia di nostro figlio, le terapie a cui deve sottoporsi e se riuscirà
a colmare queste sue carenze per condurre una vita normale. grazie x l'attenzione.
Distinti saluti Manenti Marco
Le domande che pone, molto
precise, sono di difficile risposta perchè sarebbe opportuno avere più
elementi per analizzare la situazione.
Occorre tenere presente che un bambino normalmente mostra qualche difficoltà
di adattamento nel momento in cui è inserito in una nuova classe, con
nuovi compagne e maestre, difficoltà che possono aggiungersi a quelle
preesistenti.
Quindi sarebbe necessario approfondire tali disfunzionalità in modo più
chiaro, anche parlando con chi ha proposto la valutazione.
Per quanto riguarda la diagnosi del Gaslini, è necessario qualche elemento
in più per identificare la problematica che presenta Matteo, soprattutto
se "l'alterazione globale dello sviluppo psicologico" e il "ritardo
mentale lieve" si riferisce ai dati osservazionali da lei riferiti (difficoltà
di espressione, di socializzazione e di attenzione, e anche di efficienza intellettiva).
Comunque, tutto va seguito con una buona e costante presenza in modo da stimolare
le aree psicologiche e relazionali non completamente sviluppate rispetto all'età.
Ad esempio un costante esercizio di comunicazione lo può impegnare a
sviluppare l'area che riguarda l'espressione linguistica.
Penso che molti elementi si possano recuperare ed è importante inoltre
conservare fiducia e speranza.
( risponde
il dott. Renato Vignati)
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