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Psicologia infantile (8994)

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Cri, 34 anni

Sono la mamma di un bimbo di 7 anni che soffre di tic nervosi: si mangia le unghie, contorce lo stomaco, fa la tosse e a volte sembra che gli manchi il respiro. Io cerco di aiutarlo di tranquillizzarlo in tanti modi ma ho poco successo e poi ad un certo punto tutto ciò passa da se. Sembra che vada tuto bene anche per lunghi periodi ma poi all'improvviso tutto ricomincia. Si preoccupa eccessivamente anche per le sciocchezze e per la scuola, ma poi è svogliato nei compiti, non riesce a concentrarsi eci mette tanto tempo. Come posso aiutarlo?

Diversi sono i modi di aiutare suo figlio. Può tentare di osservare meglio i comportamenti per capirne le cause e fare qualcosa per diminuirne l'intensità o annullarle. All'origine c'è sempre un fattore di tensione e di nervosismo, un disagio che trova spazio nella manifestazione ticcosa. La capacità di empatia, ovvero entrare nel mondo di suo figlio assumendone il punto di vista, è un modo ottimale per capire le difficoltà. Può continuare ad essere attenta e garantire con la sua presenza un sostegno psicologico fino al momento in cui tutti i motivi di preoccupazione si esauriscono. Soprattutto l'accettazione e la fiducia che può trasmettere può servire a superare i momenti di calo di attenzione. Può anche aspettare che i fenomeni nervosi più vistosi decrescano di intensità, visto che generalmente i tic si superano nelle fasi evolutive successive.

 

( risponde il dott.re Renato Vignati )

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