Psicologia infantile ansia di abbandono (023325)
Camilla 6
Buongiorno Dr. sono
Elena mamma di Camilla, bimba di 6 anni. Lo scorso anno io e suo papà
ci siamo separati per disamoramento ed incompatibilità caratteriali.
Camilla è figlia unica ed io suo papà, dirigenti aziendali, siamo
2 persone distinte e molto a modo che hanno sempre cercato di non discutere
apertamente dinanzi alla bimba e di contenere tensioni manifeste per quanto
possibile.1 anno fa il papà di Camilla è uscito da casa andando
a vivere molto vicino a casa nostra e frequentando la bambina, in discreta armonia
con me, molto spesso (1 sera e notte a settimana e con week end alternati dal
venerdì alla domenica sera). Mio marito ha trascorso più di 1
mese di vacanze con la bambina e ci vediamo per ogni ricorrenza, visita medica
etc.. Lunedì scorso Camilla ha iniziato la prima elementare in una scuola
privata, con la premessa che ha mal frequentato precedentemente un altro asilo,
manifestando sempre la paura dell'abbandono (che però io ho sempre legato
alla situazionedi instabilità ed insicurezza che poteva vivere prima
a casa).Da lunedì 11 settembre, anche andando a scuola mia figlia manifesta
grande stress psicologico per il distacco da me o da mio ex marito che l'accompagna,
ripetendo continuamente che teme che non la si vada a prendere. Camilla sta
con i nonni materni da quando ha 4 mesi, i quali si occupano di lei in maniera
quasi morbosa e totalitaria, non si è mai verificato un caso in cui la
bambina si sia spaventata perchè qualcuno di noi non fosse andato a prenderla
da qualche parte....Ma il timore di essere abbandonata l'accompagna anche al
corso di danza in cui richiede che mia mamma stia dentro alla classe etc....Questa
paura di Camilla in questa settimana si è riversata anche in disagi fisici;
non fa colazione, rimette prima di uscire di casa (succhi gastrici) non riesce
a fare la pipì... La maestra stamattina mi ha detto che a parte il primo
giorno (lunedì scorso) gli altri giorni della settimana dopo un pianto
iniziale la bambina è stata bene ed è anche molto attenta a scuola.
Io per rassicurare Camilla dinanzi alla sua paura continuo a ripeterle che per
me, suo papà ed i nonni lei è la cosa più importante, che
nessuno di noi potrebbe più stare senza di lei e che non la lasceremo
mai, pertanto di stare tranquilla che la andremo sempre a prendere. Visto che
però questa rassicurazione non basta chiedo a voi un suggerimento su
come gestire al meglio la situazione.Preciso che mia figlia è una bambina
molto tranquilla, introversa e molto buona che apparentemente che smbra essersi
adattata molto bene anche al nuovo modello di vita senza creare problemi.La
ringrazio molto se potrà aiutarmi.
Oltre alle rassicurazioni verbali, pur indispensabili e importanti, occorre
trasmettere, anche fisicamente l'affetto e l'attenzione che come genitori (sebbene
separati) nutrite verso Camilla.Il vissuto abbandonico si è sicuramente
strutturato a livelli profondi e le parole non bastano a rassicurarla che non
sarà abbandonata e che sarà seguita con cura e disponibilità.
Evidentemente la "frattura" provocata dalla separazione ancora non
si è integrata e provoca disagio.E' l'atteggiamento complessivo, insieme
al dialogo sensibile e all'ascolto empatico, che dovrebbe fornire una "base
sicura", come la definisce uno studioso di queste problematiche. "E'
una base da cui un bambino possa partire per affacciarsi al mondo esterno e
a cui possa ritornare sapendo per certo che sarà il benevenuto, nutrito
sul piano fisico ed emotivo, confortato se triste, rassicurato se spaventato”
(J. Bowlby, 1988). Con tali attenzioni, credo, può essere affrontato
questo periodo più critico del solito.
(risponde il dott. Renato Vignati)
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