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Reazione a frustrazione (6344)

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Giovanni

Sono il padre di una bimba di 5 anni. Nessun particolare problema all'interno della famiglia una bambina che ha una buona capacità di relazione e socialità. Il problema su cui avrei bisogno di un aiuto è relativo alle sue reazioni nei confronti delle "normali" dinamiche relative ai "no" o alle risposte nei confronti degli atteggiamenti sbagliati o ai capricci.
A volte la bambina nei confronti degli appunti che gli vengono fatti ha una reazione esagerata con relativa perdita del controllo della situazione come manifestasse l'incapacità di accettare la frustrazione di essere stata ripresa. Questi atteggiamenti si manifestano con un pianto eccessivo e con affermazioni del tipo " non riesco a smettere di piangere" e con frasi (che a me sembrano un pò precoci per la sua età) autopunitive e autolesioniste del tipo "io sono cattiva e ho sbagliato tutto e vorrei punirmi".
Nessuno dei due genitori ha avuto nei suoi confronti atteggiamenti repressivi e violenti nè verbalmente ne fisicamente e si sempre cercato il dialogo e il ragionamento evitando sottili violenze psicologiche che gli adulti spesso attuano eppure la bambina. Vorrei aiutarla a gestire meglio la frustrazione e a cogliere il valore della correzione metabolizzandola e facendola divenire uno strumento non di distruzione della propria autostima ma di crescita. quali atteggiamenti e consigli mi potete dare in relazione a questi comportamenti.Grazie

Giovanni lei sta facendo già molto per la sua bambina quando dice:” Vorrei aiutarla a gestire meglio la frustrazione e a cogliere il valore della correzione metabolizzandola e facendola divenire uno strumento non di distruzione della propria autostima ma di crescita. quali atteggiamenti e consigli mi potete dare in relazione a questi comportamenti”; la soluzione è già nelle sue mani. Un genitore responsabile sa che i NO sono necessari come strumento di crescita e per far conoscere ai figli che esistono dei “paletti” a cui devono attenersi. Per quanto riguarda il comportamento della bambina parli con lei e cerchi di comprendere se questo deriva dalla frequentazione di altri adulti come gli insegnanti o aver visto altri genitori dei compagni di gioco, zii avere questa modalità con i bambini, al fine di chiarire questa situazione.

( risponde la dott.ssa Antonella Appetecchi )

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