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Scuola dell'inafanzia (153678)

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Buonasera,nel ringraziarvi anticipatamente mi presento sono Sara e sono la mamma di uno splendido bambino di 5 anni e mezzo. Mio figlio frequenta l'ultimo anno della scuola dell'infanzia dove è accaduto un episodio per il quale ho deciso di consultarvi. Qualche settimana fa io e il mio compagno nell'accompagnare il bambino a scuola abbiamo assistito ad una scena che dà dell'inverosimile, scene che  si espletano solo  nei carceri di massima sicurezza ; nostro figlio ha varcato la porta della classe, un suo compagno , che a detta delle maestre ha problemi famigliari, è violento e pratica atti di bullismo per il quale sono dovuti ricorrere alla psicologa del circolo, ha intimorito mio figlio con un solo sguardo, facendogli cenno di mettere a terra la sedia che aveva tra le mani e il nostro bambino ha eseguito l'ordine per poi mettersi ad un angolo tremando dalla paura. Il mio compagno, osservando tutta la scena sull'uscio della porta ha ritenuto opportuno interpellare la maestra cercando di spiegarle ciò che era accaduto pocoprima  mentre lei era impegnata a sistemare gli altri componenti della classe. La cosa più sbalorditiva è che la reazione di nostro figlio è insolita, lui è un bambino dal carattere forte e a detta anche delle maestre socievole ma si fa rispettare. La maestra non solo ha avuto una reazione esageratamente difensiva decantando che la situazione era sotto controllo e che dovevamo capire visto che in classe ci sono 29 bambini, ma nel proseguire ha toccato il fondo; mio marito visto che lei continuava a raggirare la situazione ha interpellato nostro figlio dicendo di spiegare alla maestra che cosa era accaduto e nel momento in cui il bambino ha incominciato a parlare lei lo ha intimorito interrompendo il suo racconto, mio marito è intervenuto di nuovo incoraggiando il bambino a tirare fuori quello che provava e raccontare quello che era successo e lei lo ha interrotto di nuovo sempre con quel tono minaccioso e autoritario dicendo di stare ZITTO... alla terza volta che ciò è riaccaduto mio marito ha preso le difensive del bambino dicendo alla maestra che il messaggio che passava dal suo atteggiamento è quello che si deve avere paura delle istituzioni e di essere omertosi d'innanzi a dei soprusi. Sono intervenuta anche io  e mio figlio ha preso il suo giacchino e mi ha detto:"mamma portami via da qui che sto soltando perdendo tempo". Ora il bambino non vuole andare più a scuola e per di più dice che lui si è licenziato dall'asilo e che se le maestre gli chiedessero scusa forse tornerebbe a scuola ma ci deve pensare. Cosa dobbiamo fare? non vorrei che possa arrivare un messaggio sbagliato e che un domani mio figlio davanti alle difficoltà girasse le sue spalle. Questa situazione potrebbe creare problemi sul suo futuro inserimento alla scuola primaria che accadrà a settembre? Attendiamo con ansia consigli. Grazie la mamma e il papà di un tenero bambino di 5 anni


Gentilissima Sara, la storia che racconta è in effetti un pò preoccupante, non tanto per quello che succede tra i bambini quanto per le inconprensioni con la maestra e, se ho capito bene, la discordanza con i vostri principi e metodi educativi.
Non è però facile dare un consiglio senza conoscere anche il punto di vista dell'insegnante e magari del bambino: sicuramente il ruolo dell'insegnante in una classe di 29 bambini non è certo semplice e magari si sarà sentita anche lei aggredita o non riconosciuta nel suo ruolo.
Visto che nella scuola c'è una psicologa io vi consiglierei di rivolgervi a lei, magari provando a coinvolgere nel colloquio anche l'insegnante, in modo da comprendere se è possibile sistemare tutto chiarendo le rispettive posizioni.
Per quanto riguarda il bambino, sarebbe utile cercare di capire (insieme magari alla psicologa) quale senso ha per lui che la sua maestra gli chieda scusa. Potrebbe essere una richiesta dettata dall'orgoglio ferito ma anche una modalità per "schierarsi" dalla parte dei genitori e non riconoscere il ruolo e l'autorità dell'insegnante, potrebbe nascondere una paura di tornare in classe o semplicemente una scusa per non andare a scuola.....anche queste però sono solo ipotesi da verificare con un esperto.
Se comunque il bambino continuerà a frequentare la stessa scuola sarebbe meglio non parlargli male dell'insegnante.


(Risponde la Dott.ssa Laura Bongiorno)

Pubblicato in data 22/06/2011
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