agorafobia? (42790)
Cristiano, 26anni (5.9.2001)
Caro
Dottore, non scrivo di un problema mio, ma di una persona a me molto
vicina, che vorrei aiutare, ma non so come. Si tratta di mia sorella;
ha 25 anni e passa le sue giornate tra il letto -l'intera mattinata-
e, senza cambiare sede, la sua stanzetta di pochi mq finchè
arriva la sera e, quando tutti o quasi sono a letto, lei si aggira
per la casa. Devo aggiungere delle notizie sicuramente utili:
è studentessa universitaria -ma alla media di 1 esame
all'anno- e passa il tempo a studiarsi cose del tutto inattinenti col
suo corso di studi, senza peraltro avere la forza o il coraggio di
valutare altre vie; il suo passato studentesco l'ha vista eccellere
fino agli ultimi anni del liceo, quando ha subito lo shock di un
"fallimento" -45/60esimi- alla maturità; la sua infanzia non
è stata facile: è stata a lungo obesa, e malgrado ora
sia in linea e del tutto a posto fisicamente esce di rado e non ama
mostrarsi in pubblico; il suo rapporto con i genitori è del
tutto conflittuale, ed in fondo la capisco: sono persone buone ma
ignoranti, che non hanno saputo aiutarla, anzi... probabilmente
anch'io sarei caduto nel suo stadio non avessi avuto la fortuna di
incontrare chi mi ha saputo aiutare; lei, per ora, questa fortuna non
l'ha ancora avuta, ed è per questo che, con il vostro aiuto,
mi candido io ad aiutarla. Grazie,
Cristiano
Caro
Cristiano, quando è un parente che deve essere aiutato la
vista si annebbia, sono le emozioni che proviamo nei confronti di
quella persona a cui vogliamo bene. Perciò credo che se
veramente vuoi darle un aiuto concreto, deve essere quello di cercare
uno specialista. L'orientamento della psicoterapia che può
andare bene, è quello strategico o ipnotico. Del resto se
trovi una persona che sappia instaurare un buon rapporto con tua
sorella e che la sappia veramente comprendere e guidarla,
l'orientamento terapeutico perde d'importanza.