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Amici immaginari (50518)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 376 volte

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Isabeau, 24 anni,04.06.02

Salve, il mio problema è che non ho mai abbandonato i miei amici immaginari che avevo da bambina. Sono figlia unica e mi sono sempre sentita un po' diversa dagli altri: mia madre era un'alcolizzata ed è morta quando avevo 9 anni, mio padre, invece, è una persona "normale". Ho questi amici immaginari da sempre ma quando avevo 13 anni per un certo periodo li ho preferiti ai miei coetanei che mi sembravano vuoti e poco interessanti. Ho mantenuto lo stesso le mie amicizie: gioco a pallavolo da 15 anni e ho girato molte squadre... Oggi sono laureata, sto per sposarmi con un uomo che amo, faccio il consulente di informatica e una delle mie attività è l'insegnamento che pratico senza problemi... ma sento sempre il bisogno di chiudermi in una stanza e parlare con i miei "amici" perchè immagino che mi apprezzino in un modo smisurato e che io ho fatto delle grandi cose per cui loro mi apprezzano e mi ritengo un solido punto di riferimento. La cosa curiosa di questa situazione è che "loro" assumono l'identità dei personaggi che seguo in quel momento: adesso per esempio i calciatori della nazionale, poco tempo fa i ragazzi della trasmissione di saranno famosi, quando ero bambina l'attore di TJ Hooker... (non rientrano mai nelle mie fantasie erotiche.) E' una cosa che non ho mai raccontato a nessuno perchè me ne vergogno troppo. Grazie dell'opportunità che mi avete offerto. Arrivederci

Cara Isabeau, la solitudine che ti ha afflitto da quando eri piccolissima e la mancanza di una valida ed "amorosa" figura materna, hanno creato probabilmente in te un vuoto enorme, che tu hai cercato di colmare almeno in parte con i tuoi "amici immaginari", con cui poter ritrovare quel grande conforto e sostegno che non riuscivi a prendere all'esterno. Questi amici sono diventati negli anni per te indispensabili ed insostituibili, ma anche simbolicamente rappresentativi del tuo dolore e della tua lacerazione. A questo punto sei tu che devi scegliere se vuoi continuare ad utilizzare loro, come supporto per la tua vita, o vuoi cercare una soluzione più realistica. Se decidessi di dare una svolta, ricordati che una delle funzioni di uno psicoterapeuta (oltre quella dell'elaborazione), è quella di creare un sostegno. Non trascurare che le nostre fantasie per quanto valide e bellissime sono sempre un rifugio ed un segno di ritiro e sfiducia.Cercare fuori il conforto non ci tutela da alcuna delusione, ma ci da l'opportunità di avere quel "buono" (anche se poco) che richiudendoci in noi stessi non avremmo mai completamente.

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