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claustrofobia (43399)

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on . Postato in Ossessioni e Fobie | Letto 512 volte

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Piervinca, 34anni (17.9.2001)

Da 5 anni soffro di attacchi di panico che si sono trasformati in paura dei luoghi chiusi con molta gente e caldi.Non mi definisco proprio claustrofobi-ca(infatti l'ascensore non mi turba)ma ogni volta che mi trovo in luoghi affollati e caldi (tipo le recite di mia figlia)mi manca l'aria e mi viene da vomitare.Sono laureata edisoccupata ,perche'sposarmi(sono rimasta in cinta e mio marito era tossicodi-pendente)ed avere un figlio ha assorbito tutte le mie energie.Mio marito e'subito uscito dalla droga,io mi sono laureata con il pancione ma non sono riuscita a trovare un lavoro soddisfaciente perche' ho concentrato tutto sulla mia malattia.Mio marito ha un buon lavoro ed abbiamo un buon rappor-to.Sono una donna ambiziosa ed ho sempre vissuto nell'agio.In passato ho svolto lavori di successo,ma mal retribuiti.Il rapporto con mia madre dopo la nascita di mia figlia e' diventato inesistente.Sento di non poter contare sul suo appoggio morale:ci sono solo mio padre e mio marito.In fondo non sto piu' male come i primi tempi ma perche' continuano questi sintomi nonostante sia ancora in terapia psicologica e farmacologica(quest'ultima l'ho ripresa ultimamente dopo 6 mesi di interruzione)Grazie per la risposta

Cara Piervinca, se sei già in terapia hai la possibilità di vedere l'origine dei tuoi problemi, ma devi darti il tempo di approfondire le dinamiche che ti hanno portato ai disagi attuali. Da quanto dici ho l'impressione che tu senta il peso di una situazione che ti ha dato responsabilità che forse, in alcuni momenti non ti senti in grado di sostenere. Hai avuto grandi problemi da risolvere e, hai vissuto la maternità senza avere, probabilmente, piena coscienza dell'esperienza. Tutto si è svolto velocemente nella tua vita e non hai avuto il tempo accettare i cambiamenti. Non ti scoraggiare e continua nel tuo lavoro terapeutico con fiducia. Auguri.

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