cleptomania (46918)
Sandro, 52anni (3.1.2002)
La
mia Storia: si tratta di mia moglie,ha 54 anni e più passa il
tempo e sempre di più mi convinco che abbia dei seri problemi
di comportamento sia nella vita famigliare che in quella
professionale:svolge attività lavorativa presso una struttura
ospedaliera come fisioterapista dove spesso è in forte
polemica con i suoi superiori, e di conseguenza ha dei richiami
disciplinari che poi si tramutano in sospensione lavorativa di alcuni
giorni;con uno dei due figli(studenti universitari) ha un rapporto
conflittuale piuttosto marcato,con me lo stesso è un rapporto
di coppia fatto di momenti tranquilli ed altri molto turbolenti
dovuto soprattutto al fatto che quando si discute lei non riesce a
farlo senza offendere e quando si trova in difficoltà esaspera
molto questo atteggiamento riproponendolo anche fuori dall'ambiente
famigliare.In questo quadro viene a porsi questa "fobia"da me
scoperta di recente in un supermercato:è stata vista mentre
infilava nella borsa un barattolo di salsa di condimento,sono sicuro
che era accaduto altre volte,ovviamente lei ha negato qualsiasi
responsabilità.Vorrei se possibile un vostro parere e
consiglio. cordiali saluti
Gentile
Sandro, effettivamente il comportamento di sua moglie, quale lei lo
descrive, appare disturbato e meriterebbe un esame diagnostico un
poco più serio di quello che si potrebbe fare qui, per
lettera. Tuttavia, per far ciò occorre la collaborazione di
sua moglie, se non la sua stessa iniziativa, e pertanto occorrerebbe
che lei stessa si convincesse della opportunità di farlo, m
questo, da quanto capisco, non è per nulla scontato che
avvenga. Allo stato attuale, probabilmente, i suggerimenti
sull'opportunità di una visita specialistica sono destinati a
creare tensione e a non essere ascoltati. Ritengo perciò che
le convenga restare in attesa di una qualche occasione propizia, che
le consenta di dare i giusti suggerimenti a sua moglie: come ad
esempio un nuovo eventuale provvedimento disciplinare sul lavoro, o
qualche altra cosa che le faccia avvertire i limiti del suo stesso
comportamento. Tenga presente, tuttavia, che in alcune patologie
neppure l'evidenza viene accettata e dunque non c'è certezza
di riuscita neppure in queste occasioni. Ma ciò non la
scoraggi: il dialogo che ha con lei, che è certamente
sostenuto dall'affetto coniugale, può arrivare anche dove
dovessero fallire le occasioni esterne. Abbia pazienza e fiducia,
dunque, e riuscirà a portare chiarezza.