fobia isterica (46449)
Luana, 22anni (14.12.2001)
Secondo lo psicologo che mi segue soffro di attacchi di fobia isterica,dovuti
a rabbia e delusione accumulati nei confronti della mia famiglia in
particolare verso mio padre,che ho accumulato nel tempo.Questo stato
d'animo pero'per un meccanismo di difesa,lo spostamento,l'ho appunto
spostato sul mio ragazzo.Lo psicologo dice che pian piano che la
rabbia si scarica questi attacchi sono destinati a scemare nel
tempo,adesso rispetto a quando ho avuto le prime crisi mi sento
meglio,ma mi sento sempre questo stato di insoddisfazione,come se ci
fosse qualcosa che non funziona,ma non riesco a capire il perche',mi
hanno anche prescritto del lexotan da prendere quando mi sento molto
male,ma mi intontisce per un po' poi questo stato di malessere
generale mi ritorna,non ho molta voglia di fare le cose,di
studiare(sono al quarto di psicologia clinica),ho paura a volte di
vedere il mio ragazzo.
Ho paura che succeda come la prima crisi e cioe' che quando sono
stata male mi sembrava di essermi stancata di lui(mentre era colpa
dello spostamento),e cosi' la paura della paura mi fa stare male.Non
so come devo fare per stare meglio,anche se ho capito quali sono le
cause ,come si fa' ad essere sicuri che si tratta di
isterofobia?Oltre all'esperienza che ha lo psicologo?Parlare di fobia
isterica e nevrosi fobica e nevrosi isterica e la stessa cosa?Come
posso cercare di migliorare la mia situazione,come devo fare a non
pensare?Non so' se ho reso bene l'idea della situazione ,spero di
si',ringrazio in anticipo per la risposta.
Grazie mille Luana
Cara Luana, ho l'impressione che per stare dietro alle definizioni e
rientrare in un quadro patologico di questo o quel tipo, tu stia
perdendo di vista le tue emozioni e la possibilità di fare
ordine nel tuo mondo interiore.Le diagnosi hanno un valore teorico e
indicativo ma, dietro ad ogni sintomo c'è un essere umano con
la sua storia e i suoi desideri, quindi la prima cosa da fare
è rivolgere delle domande a se stessi e lasciare che emergano
delle risposte. E' vero che esiste un meccanismo che si chiama
spostamento che ti porta a falsare i tuoi rapporti affettivi, ma
è anche vero che devi imparare a fidarti di quello che senti e
non forzare troppo la tua natura, altrimenti non vivi, ma passi il
tempo ad analizzare ciò che potrebbe essere, perdendo il
contatto con ciò che è. E'importante diventare
coscienti dei propri sentimenti distruttivi e scoprire da dove
nascono e contro chi sono diretti, ma questo è solo un passo,
quello successivo consiste nella trasformazione delle emozioni
negative in energia costruttiva, attraverso la comprensione, il
perdono e il distacco da situazioni che fanno parte del passato.
La rabbia, se non viene trasformata, molto spesso, viene rivolta
contro se stessi in maniera inconsapevole, e insieme ai sensi di
colpa, diventa la fonte principale di sofferenza. Fossi in te, non mi
accontenterei di dare una definizione e di aspettare che passi,
scaricando qua e là grosse quantità di energia, ma
andrei a vedere quali situazioni della tua vita necessitano di un
cambiamento, di una nuova impostazione o semplicemente di un modo
diverso di considerarle. L'unica persona che può attuare la
trasformazione per te sei tu, comincia a prendere in considerazione
delle alternative al tuo comportamento abituale, un attimo prima di
cadere nei soliti meccanismi e a sentire il potere che hai su te
stessa, e vedrai che si apriranno nuove strade e soluzioni.
Auguri.