Fobie (124077)
Fin dall'infanzia ho sempre avuto paura del buio, notturno e non. Questo disturbo mi ha accompagnato durante tutta l'adolescenza e continua anche adesso, affievolendosi (ma mai scomparendo del tutto) solo in alcuni periodi particolari.
Ho ricordi inquietanti di quando da bambina aspettavo con ansia l'arrivo del buio (soprattutto se ero sola) e l'ora di andare a dormire. E ancora: di quando stavo nel mio letto con la paura di non sentire più le voci dei miei genitori o il rumore della televisione nella stanza accanto e di non vedere più la luce del corridoio filtrare da sotto la porta. Dopo alcuni tentativi di farmi dormire a luce spenta i miei hanno lasciato perdere (attribuendo il tutto a una fantasia molto vivida) e ancora oggi dormo con la luce accesa. Aggiungo che mi lascia perplessa la natura piuttosto "altalenante" di questa fobia: da bambina mi è capitato di avere persino un'allucinazione molto vivida al buio (una specie di lupo, di cui avevo percepito distintamente anche il ringhio), inoltre la paura rimaneva anche se dormivo in compagnia. Adesso se con me c'è qualcuno, ad esempio il mio ragazzo, il problema non si pone e posso dormire a luce spenta; la paura è accentuata dal silenzio (spesso cerco di addormentarmi con un po' di musica rilassante). D'altro canto mi è capitato di attraversare di notte e da sola un boschetto in tutta tranquillità, rimanendo anzi affascinata dai versi degli animali notturni e dalla luna sul sentiero. E non mi sembra che questo sia molto coerente. E ancora, quando durante un periodo di depressione mi sono sottoposta a una cura a base di Daparox, il disturbo è sparito del tutto, per poi riprendere dopo circa sei mesi dall'interruzione della cura.
Vorrei capire da cosa può derivare questa fobia e se possa essere in qualche modo collegata all'aracnofobia, altra paura di cui ho sempre sofferto. Come posso comportarmi per migliorare le cose?
Grazie in anticipo per il tempo che mi dedicherete.
Le fobie sono tutte quante figlie di una grande famiglia, dunque le varie fobie sono senz'altro collegabili. Le fobie infantili specialmente possono assumere mutevoli forme, assomigliare a lupi e orsi: non si tratta di allucinazioni vere e proprie, ma stati di intensa paura in cui il bambino si suggestiona in modo talmente forte da indursi una sorta di allucinazione, qualcosa di molto simile alla trance ipnotica. La loro altalenanza nel tempo dipende, suppongo, da come ti senti tu, quando ti senti meglio si affievoliscono e quando ti senti peggio si acuiscono. Credo che tu abbia due strade davanti a te. La prima è quella di una cura sintomatica tramite la quale ridurre, se non eliminare le fobie. La seconda, che mi sembra a te più adatta per la curiosità mostrata verso questi sintomi di cui hai ricostruito la storia, un percorso di approfondimento che vada ad indagare sui significati di queste fobie, su quelli che sono i motivi che ti hanno portato a conservare questi sintomi infantili così a lungo. Preferisco non stare a elencarti le centinaia di diverse scuole esistenti in psicologia poichè l'efficacia di un professionista dipende quasi esclusivamente dalla fiducia che nutriamo verso di lui: dunque è solo tramite questa che troverai la persona per te più adatta. Ti invito pertanto a fare alcuni incontri di conoscenza e poi scegliere. Un saluto.
(risponde il Dott. Massimo Giusti)
Pubblicato in data 01/09/08
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