Ossessioni (109155)
Barbara 26
Salve, tutto è cominciato 4 mesi fa. Ero una ragazza non serena, ma felicissima,
non potevo desiderare di più di ciò che avevo. Famiglia felice,
fidanzata da 5 anni con un ragazzo che amo moltissimo, son partita per andare
a battezzare il mio primo nipotino per il quale stravedo. Improvvisamente, ho
avuto un solo pensiero osceno nei confronti di mio nipote e questo mi ha terribilmente
sconvolto e così più cercavo di ignorarlo, più mi tornava
in mente con altri nuovi pensieri. Ho subito sentito il bisogno di parlarne
al mio ragazzo (lui doveva sapere che la ragazza che intende sposare ha pensieri
osceni nei confronti dei bambini), il quale mi ha capita e tranquillizzata,
dicendomi che può capitare a tutti e che non dovevo preoccuparmi di nulla.
Ma la mia mente continuava a lavorare, trasferendo queste mie ossessioni su
donne (non potevo neanche stare in ufficio con le mie colleghe, perchè
avevo paura di pensare a qualcosa di strano e di sentirmi attratta da loro),
uomini, familiari, amici. Ho avuto anche dei pensieri cattivi rivolti ai miei
cari, ovvero provavo a chiedermi se delle situazioni sgradevoli ove loro potevano
trovarsi potevano farmi piacere o del male... ebbene non riuscivo a darmi una
risposta. Come se non provassi sentimenti più per nessuno. Non faccio
altro che lottare con questi pensieri, respingendoli, cercando di riformularli
positivamente. Mi sento come persa, smarrita, non so più chi sono, mi
sento immorale, cattiva, come se non fossi più io. I sensi di colpa mi
tormentano e non ho più alcun interesse, nè piacere nel fare le
cose che prima tanto desideravo. Ne ho parlato anche con mia sorella e mia mamma
ed anche loro mi dicono che posso tranquillizarmi in quanto pensieri un pò
strani li facciamo tutti, ma io non mi capacito, perchè prima di questi
pensieri non ne facevo ed ora proprio non li sopporto.
La mia ossessione si è però fermata su una persona in particolare,
che è il ragazzo di una mia amica, che è molto amico del mio ragazzo.
Ossessione nel senso che, senza neanche vederlo, ho cominciato ad avere paura
di sentirmi attratta da lui e, imprigionata in questo pensiero, ho avuto paura
di incontrarlo (cosa che prima facevo spessissimo e senza alcuna preoccupazione
o attrazione nei suoi confronti). Ebbene, ogni volta che lo vedo mi agito perchè
ho paura di provare qualcosa. Poi però se mi distraggo e trascorro la
serata tranquillamente come ho sempre fatto con questa coppia di amici riesco
a rasserenarmi ed a tranqulizzarmi, pensando che sia tutto a posto come prima.
Ma l'indomani mattina appena mi sveglio ricomincia tutto. Sarà perchè
mi sento in colpa nei confronti del mio ragazzo, sarà perchè per
me è una situazione nella quale non vorrei trovarmi, sarà perchè
mai e poi mai potrei tradirei il mio ragazzo, ma io proprio non riesco a togliermi
dalla testa il pensiero di poter essere attratta da lui. Non è che io
pensi a lui con amore o desiderio o chiedendomi dove sia o cosa stia facendo,
semplicemente penso a come posso solo pensare che mi possa piacere e lo penso
in relazione al fatto che mi sento in colpa con il mio ragazzo. Mai lascerei
il mio ragazzo per nessuno, gli voglio troppo bene e senza lui sarei persa,
mi mancherebbe tanto. Mi sento talmente in colpa, che quasi spero che lui mi
abbia tradito per sentirmi meno in colpa (io che l'ho sempre ossessionato con
la mia gelosia); e' come se mi fosse venuta la paura di essere ciò che
non avrei mai voluto essere: pedofila, omosessuale, traditrice. La paura di
essere attratta da altre persone mi viene anche con altri soggetti che neanche
vedo, però mi sale subito l'agitazione se penso di incontrarli e sentirmi
attratta da loro. Vorrei tanto tornare come prima: serena e tranquilla. Sono
veramente stanca. Vorrei poterne parlare con il mio ragazzo, ma forse lui non
mi capirebbe. Penserebbe subito che non lo amo più e che lo voglia tradire.
Preciso che lui è stato l'unico uomo con il quale abbia vissuto l'intimità.
Vedo tutto nero. Ho paura di non tornare più come prima. Ho paura anche
a fare l'amore con lui, perchè mi spavento di poter immaginare di stare
con qualcun altro mentre sto con lui. Cosa che io non voglio ma ho paura di
immaginarlo . Mi terrorizza tutto. Non voglio perdere tutto cio' che ho..mi
sento fuori di testa e non vedo soluzione. Vi prego di rispondermi mi sento
veramente disperata. Confesso di aver pensato qualche volta anche di farla finita.
Attendo fiduciosa un vostro consiglio.
Cara Barbara, dalla tua descrizione sembra che sia presente una patologia ossessiva.
Tieni presente che a tutte le persone capita, durante la loro vita, di avere
molte volte degli "strani" pensieri. Se noi osservassimo e registrassimo
tutti i pensieri che facciamo durante il giorno forse ci spaventeremmo. Eppure
avere ogni tanto degli strani pensieri è normale. Ma quando la persona
considera questi pensieri inaccettabili e quindi comincia a lottarci contro,
ecco che si intensificano e ci tormentano sempre di più. Hai mai provato
a "non pensare" ad un leone? Nel momento in cui non ci devi pensare
ci stai pensando, perchè la mente non funziona per negazione e quando
non deve pensare a qualcosa ecco che, per non pensarci, prima se la deve raffigurare...
e quindi ci pensa di più. Quindi queste ossessioni che hai sono proprio
dovute al fatto che essendo tanto contrarie ai tuoi principi tu ci lotti tanto,
e più ci lotti e più si alimentano. In fondo è come se
la tua mano sinistra lottasse con la mano destra: non so quale delle due vincerebbe,
ma so solo che perderai comunque tu, perchè le due mani ti appartengono
entrambe. Dovresti quindi cercare di accettare di più questi pensieri
e smettere di combatterci tanto. Inoltre pensare a qualcosa non vuol dire che
questa accada davvero: prova a pensare intensamente di vincere alla lotteria,
non vincerai comunque. I pensieri sono pensieri, la realtà è la
realtà. Una patologia ossessiva si supera del tutto solo quando si cambiano
le nostre percezioni di realtà minacciose e, di conseguenza a ciò,
cambiano anche le nostre reazioni e le nostre cognizioni. Tieni presente che
la mente umana, nonostante quello che si pensa comunemente, funziona spesso
per paradossi e non per logica. Così se ti sforzi di controllare un sintomo
spesso questo sintomo si aggrava, più lo combatti e più si aggrava.
Oscar Wilde diceva che "l'unico modo per resistere alle tentazioni è
cedervi" ed è proprio questo il senso. Ti consiglio di rivolgerti
da uno psicologo che faccia psicoterapia cognitiva-comportamentale o strategica
breve. Con le parole di Lao Tzu, il fondatore del Tao, "un viaggio di mille
miglia comincia sempre dal primo passo". Un saluto.
(risponde il Dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 17/01/08
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