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Navia 21

E' da un pò di mesi che sono ossesionata dalla figura di mio padre, è come se avessi un ripudio soprattutto fisico nei suoi confronti. Mio padre è generalmente una persona tranquilla e disponibile che però quando è nervoso o arrabbiato è insopportabile: urla, bestemmia, getta oggetti... poi gli passa quasi subito, ma è una cosa che a me ha dato sempre molto fastidio. Il problema delle ossessioni/repulsioni è iniziato questa estate dopo una confessione intima al mio ragazzo. Ero in intimità con lui e ho avuto fastidio quando mi toccava, ho avuto un'associazione con una brutta sensazione provata nella mia infazia. Riguardava il fatto che quando ero piccina la mattina per vestirmi i miei mi facevano salire su di una sedia, mi spogliavano e rivestivano. Spesso quindi era anche papà a vestirmi. Mi ricordo questo episodio in cui forse stavo cominciando a crescere, a prendere consapevolezza del mio corpo e mi vergognavo ed era papà a vestirmi. Ho provato una sensazione di fastidio, mi sono sentita violata, anche se sono certa (spero) che mio padre non mi abbia mai toccata. Comunque rimane questo fastidio provato in quell'episodio che è riaffiorato recentemente. Ricordo legato ad un film visto in quel perodo su violenze sui minori, cosa che non avrebbero dovuto farmi vedere i miei genitori! Forse è quello che mi ha influenzato... Non so perchè, ma quella sera ho associato il mio ragazzo a mio padre, forse perchè ho trovato un'assurda somiglianza fisica, che adesso non vedo più. Comunque da lì i rapporti con il mio ragazzo sono peggiorati, anche quelli sessuali, che erano già quasi inesistenti per via di un'infezione vaginale che sembra non volermi abbandonare. Poi a volte ho fatto anche dei sogni che definisco incubi in cui baciavo mio padre o in cui facevo sesso con il mio ragazzo che poi si trasformava in mio padre e chiaramente il sogno finiva lì e mi svegliavo stizzita e preoccupata per il mio già fragile lato psichico. Soffro da qualche anno di depressione saltuaria, sono un tipo ansioso ma da piccola ero totalmente il contrario, a parte la timidezza che mi ha sempre accompagnato ed osteggiato. Sono sempre stata "fragile" sul lato sessuale: ho avuto il primo rapporto con il mio ragazzo un anno fa, ma non sono mai riuscita a lasciarmi andare del tutto e a raggiungere l'orgasmo. Per quanto riguarda la masturbazione ricordo anche che mi toccavo al tempo delle elementari, senza sapere bene casa facessi, ma avevo sensi di colpa e ho smesso. Poi ho ricominciato ai tempi del liceo senza problemi. Non sono mai stata da uno psicologo. Ho paura di non riuscire a superare questa situazione... Voglio bene a mio padre e so che non ha fatto nulla di male, ma alla sua presenza il mio pensiero si fa ossessivo, io cerco di non pensarci, ma alle volte la testa va da sè. Spero che qualcuno di voi possa darmi qualche consiglio, lo apprezzerei moltissimo.

Cara Navia, il tuo disagio è tanto, ma per fortuna si legge una grande voglia di risolverlo. L'angoscia, nonostante quel che si pensa, è un elemento positivo nella vita di ciascuno perchè consente di evidenziare un malessere interno profondo, che spesso non si ha il coraggio di guardare ed affrontare. La tua sintomatologia depressiva dell'ultimo anno è in fondo un veicolo strano di vitalità, perchè è il segnale di non sopportazione dello stato di disturbo. La confusività tra il tuo ragazzo e tuo padre è a sua volta un altro segno, come se dentro di te ci fosse una gran voglia di rimettere a posto il tuo passato e il dolore emerge e si proietta su tutto il tuo mondo attuale. Non sarebbe male iniziare una psicoterapia dinamica; sarebbe proprio il momento giusto per capire insieme ad un terapeuta ciò che ti succede e quel che ti è accaduto.

(risponde la Dott.ssa Lucia Daniela Bosa)

Pubblicato in data 27/01/08

 

 

 

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