Paura (103206)
Giovanni 45
Mi hanno rapinato di 30 euro, alle 7.00 del mattino. Erano in due, uno mi ha minacciato con un coltello ed io non ho avuto la forza di reagire, non ho avuto neanche il coraggio di fare denuncia, nè di dirlo a mia moglie e alle figlie, per non spaventarle. Nella città che amavo, nel quartiere che adoravo, ora vorrei solo scappare via.
Di quei soldi ne avevo bisogno, ma ho avuto paura di reagire. Nella zona dove mi hanno aggredito non abbiamo mai visto un poliziotto di quartiere: occasionalmente qualche auto delle Forze dell'ordine sfreccia veloce, ma non ho mai assistito a nessun tipo di controllo.
Gli aggressori erano due ragazzi, ben vestiti, "puliti" e dall'accento, miei concittadini. Hanno più volte minacciato di accoltellarmi, non l'hanno fatto ma mi hanno lo stesso ferito, dentro. Ho ora una paura di uscire e un profondo sconforto.
Mi perdoni lo sfogo, la saluto cordialmente.
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Caro Giovanni, capisco lo sconforto e la delusione che hai provato in quell'occasione. Quando ci capitano cose spiacevoli che non ci aspettiamo rimaniamo profondamente delusi. Ma penso anche che dopo lo spavento e la delusione possiamo ristrutturare l'esperienza e pensare magari a quanto siamo fortunati di avere quello che abbiamo...
Troppo spesso diamo per scontato troppe cose che in realtà non lo sono... prova a pensarci... e questi episodi spesso ci servono a farci riavvicinare proprio a quelle cose che davamo per scontato, sono come una scossa elettrica: cerchiamo di utillizzarla bene, come un tramplino di lancio. "Non è da uomo saggio dire: "Vivrò". Vivere domani è già troppo tardi: vivi oggi". (Marziale).
Un saluto.
(risponde il Dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 06/11/07
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