Paura (133490)
Roberto 49
A causa di una pronunciata timidezza trasmessami da mia madre dall'eta' dell'infanzia, accade che ogni volta che ho l'opportunita' e la volonta' di esprimermi in pubblico, mi sorge prepotentemente un'emotivita' indesiderata che mi procura perdita di lucidita' mentale, tremolio della voce, panico, affanno, difficolta' respiratoria e perdita di concentrazione, per cui devo poi risolvermi a chiudere precipitosamente l'intervento rimediando una magra figuraccia. Un vero disastro psico-emotivo che mi procura un rendimento d'attivita' ridotto ai minimi termini oltre che cali vigorosi di autostima. Grazie.
Caro Roberto, il tuo problema è legato all'ansia sociale. Ansia sociale non
vuol dire solo paura del giudizio altrui ma significa avere
poca stima di se stessi.
Significa dipendere dagli altri, giudicarsi sulla base di parametri che gli
altri ti hanno imposto.
Forse a causa di un basso supporto avuto dalle persone maggiormente
significative o a causa di un loro giudizio costante.
Ricorda, che sei tu padrone della tua vita, e che nessuno ti riporta le cose
che
non hai fatto.
Essere quello che si desidera essere compreso, accettare gli errori, baluardo
dei
nostri successi.
Costantemente passiamo il tempo a giudicarci o a confrontarci.
Ma chi ha la conoscenza suprema?
Forse nessuno ha fatto in modo di farti mettere in gioco supportandoti senza
giudizi
Un saluto.
(risponde il Dott. Fabio Gherardelli)
Pubblicato in data 20/07/09
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